Terremoto Croazia: Caschi Blu della Cultura a Zagabria in supporto alle autorità croate per fornire assistenza immediata
Il Team partito ieri mattina opera nell’ambito del programma UNESCO “Unite4Heritage”; sul posto è presente personale MiBACT, oltre a carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale
Data:
11 Gennaio 2021
A tre mesi dall’impiego in Libano dopo l’esplosione che ha colpito Beirut, e a un anno dal terremoto in Albania, prosegue in Croazia l’opera di assistenza internazionale della task-force italiana dei Caschi Blu della Cultura partita nella giornata di ieri, 10 gennaio per Zagabria. A darne comunica è lo stesso Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: “È partita questa mattina per la Croazia una missione dei Caschi blu della cultura che avrà il compito di verificare i danni subiti dal patrimonio culturale croato a seguito della scossa di terremoto che ha colpito il paese alla vigilia di Capodanno“.
Il Team partito ieri mattina opera nell’ambito del programma UNESCO “Unite4Heritage” ed è composto da due carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale e un esperto restauratore della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma che coadiuveranno una squadra croata di esperti e suggerirà soluzioni per mettere in sicurezza i beni e i monumenti danneggiati, grazie all’esperienza maturata nel 2016 nell’Italia centrale e in seguito in altri Paesi, e per pianificare insieme alle autorità croate i successivi interventi.
L’obiettivo è quello di fornire alla Croazia un supporto immediato attraverso la definizione dei primi indirizzi necessari alla messa in sicurezza dei siti e del patrimonio culturale danneggiati o a rischio di ulteriore danneggiamento a causa delle continue repliche telluriche ed acquisire tutte le informazioni necessarie alla predisposizione di un’eventuale ulteriore missione tecnica di recupero del patrimonio culturale.
Immediata la risposta di ringraziamento alle autorità italiane di Nina Obiljien Koržinek, Ministra della cultura croata: “La vostra offerta di assisterci in quest’area con conoscenze e capacità di enorme valore è di grande importanza per noi – scrive Koržinek, in una lettera indirizzata al suo omologo italiano – il terremoto ha provocato danni ingenti nelle città di Petrinja, Sisak e Glina ed è stato avvertito anche a Zagabria, provocando l’ulteriore deterioramento di monumenti già danneggiati“.
L’impegno internazionale nella protezione del patrimonio culturale
La Protezione del Patrimonio Culturale è da sempre un aspetto su cui l’Italia ha prestato la massima attenzione. Su di essa ha elaborato una politica volta a portare il tema al centro dell’agenda internazionale: dalla riunione dei Ministri della Cultura dei Paesi partecipanti all’Expo di Milano del 2015, al G7 Cultura di Firenze del 2017 che ha portato alla Risoluzione 2347/17 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con la quale si prevede per la prima volta nella storia dell’Organizzazione e in via formale la possibilità di prevedere una componente culturale nelle missioni di pace e di sicurezza internazionali ogni qualvolta si renda necessario.
“Questa missione è un’ulteriore passo avanti rispetto alle missioni finora realizzate” – spiega il Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e dirigente del Servizio Emergenze e ricostruzioni della Direzione Generale per la Sicurezza del Patrimonio Culturale del MiBACT, Paolo Iannelli – “perché interviene in una situazione ancora emergenziale nelle aree maggiormente colpite dal terremoto e ancora soggette a scosse di assestamento“.
Più recentemente, infatti, un team composto da circa 80 elementi fra militari e civili ha operato in Libano (a seguito dell’esplosione che ha sconvolto la capitale Beirut ad agosto 2020), in Albania (dopo gli eventi sismici del terremoto che ha colpito il Paese nel gennaio 2020) e nel 2017 in Messico. Precedentemente alla definizione del Team in quanto tale – inoltre – sono state concluse con successo anche altre missioni a partire dal terremoto in Nepal nel 2015.
L’Italia è ora Presidente del G-20 ed in tale veste ha in programma una riunione Ministeriale Cultura focalizzata su tre temi connessi alla protezione del Patrimonio Culturale: i cambiamenti climatici, il Traffico Illecito e l’Educazione e formazione al Patrimonio Culturale.
Ultimo aggiornamento
27 Gennaio 2021, 16:18