CANTIERI APERTI

Cantieri Aperti è il progetto attraverso cui i tecnici illustrano ai cittadini le fasi di ricostruzione di beni mobili o immobili, danneggiati dal sisma 2016

Un approccio culturale sempre più diffuso tende a una gestione partecipata del patrimonio culturale, coerente con i principi e i valori della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, trattato in via di ratifica presso il Parlamento italiano. Il documento si fonda sul presupposto che la conoscenza e l’uso dell’eredità culturale rientrino fra i diritti umani ed in particolare, nell’ambito del diritto dell’individuo, a prendere liberamente parte alla vita culturale della comunità e a godere del patrimonio culturale.

In questa prospettiva, il cantiere di restauro può essere concepito come luogo di trasformazione, strumento attivo di cultura, occasione di coinvolgimento della comunità.

Nel caso specifico di territori devastati da catastrofi naturali, la ripresa è lenta, i tempi dilatati; organizzare quindi l’apertura dei cantieri di restauro e renderli visitabili può inoltre consentire alla comunità una partecipazione in corso d’opera, riappropriarsi del proprio patrimonio culturale, seguendo le operazioni di restauro in tempo reale, approfondendo la conoscenza dell’opera e del contesto di provenienza.

Il progetto è trasversale sui vari territori danneggiati, riguarda sia cantieri di opere mobili che immobili, dove i tecnici (conservatori, restauratori, diagnosti, etc.) porteranno avanti le operazioni di recupero e le illustreranno ai visitatori che nel contempo potranno assistere alla trasformazione ed interagire in momenti dedicati secondo alcuni temi chiave:

  • Ricostruire il contesto
  • Comunicare l’opera
  • Vivere l’opera e “partecipare”
  • Analizzare il valore sociale del restauro/recupero dopo una catastrofe

Riorganizzarlo cosi:

Attualmente le iniziative in corso sono legate ai seguenti accordi:

In particolare per il Lazio, a Gennaio 2020 è stato inaugurato a Palazzo Dosi a Rieti il VarroneLAB, nato dalla collaborazione tra questo Ufficio e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Rieti, Latina e Frosinone, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio del MiC e la Fondazione Varrone, insieme alla Diocesi di Rieti e i comuni di Rieti, Amatrice, Accumoli, Cittaducale.

CANTIERI APERTI - Varrone LAB , Anna Paola Salvi

Sono partite le visite al laboratorio a cura dei tecnici, suscitando grande interesse ed emozione nei visitatori; la visita è aperta al pubblico, tutti i venerdì dalle 16 alle 17; è necessaria una prenotazione che può essere effettuata telefonando al numero 331/5459885 dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30.

Maggiori informazioni sul Sito della Fondazione Varrone.

Ultimo aggiornamento

15 Aprile 2024, 09:53