Revocata ordinanza di inagibilità: riapre la chiesa del santuario della Madonna dei Lumi a San Severino

Con la revoca dell’Ordinanza di inagibilità firmata da Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche, riapre ufficialmente al culto la chiesa del santuario della Madonna dei Lumi, rimasta chiusa a seguito delle scosse di terremoto del 2016 e del 2017.

Data:
25 Febbraio 2019

Revocata ordinanza di inagibilità: riapre la chiesa del santuario della Madonna dei Lumi a San Severino

Con la revoca dell’Ordinanza di inagibilità firmata da Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche, riapre ufficialmente al culto la chiesa del santuario della Madonna dei Lumi, rimasta chiusa a seguito delle scosse di terremoto del 2016 e del 2017. A presiedere la solenne cerimonia di riapertura, nella giornata di ieri, l’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, mon. Francesco Massara.

S. Severino - Santuario Madonna dei Lumi
Santuario Madonna dei Lumi, San Severino – Fonte foto: Regione Marche

La costruzione del primo piccolo tempio dedicato a Santa Maria dei Lumi fu iniziata nel 1586, ad opera dei Filippini nel luogo dove, nel gennaio del 1584, si era verificata l’apparizione di un ripetuto scintillare di “lumi” intorno ad una immagine della Madonna dipinta da Giangentile, figlio di Lorenzo d’Alessandro, su un pilone all’ingresso di un podere di un certo Luca di Ser Antonio. Nel 1601 i Barnabiti succedettero ai Filippini nel completamento e nella custodia dell’edificio. A loro si devono le attuali forme del Santuario: la realizzazione della cupola ottagonale posta all’incrocio del braccio longitudinale con i due bracci laterali e con la costruzione del catino ottagonale. L’interno, a croce latina, presenta cappelle riccamente affrescate e decorate tra cui quella in cui è venerata l’immagine della Beata Vergine Maria dei Lumi il cui altare impreziosito da un rivestimento di pregiati marmi policromi e lapislazzuli. Numerosi architetti, pittori e scultori furono chiamati a decorare il Santuario (Felice Damiani, Giulio Lazzarelli, Venanzio Bigioli, Gian Tommaso da Ripoli, Felice Torelli e G. Andrea Urbani). Nella cappella della Visitazione sono sistemate le urne con le spoglie dei beati Pellegrino da Falerone e Bentivoglio de Bonis da San Severino, tra i primi discepoli di san Francesco. Sul pilastro della cappella della Madonna una lapide in marmo nero ricorda che qui è sepolta la mistica del 1500, Francesca Trigli dal Serrone, la cui vita santa consentì l’inizio del processo di beatificazione e l’attribuzione del titolo di “venerabile serva di Dio”.

Ultimo aggiornamento

22 Giugno 2020, 11:27