Decreto “Sblocca-Cantieri”: novità anche per la ricostruzione a seguito di eventi del Sisma Centro Italia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge, conosciuto anche come “Sblocca-Cantieri“, che introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.

Data:
3 Maggio 2019

Decreto “Sblocca-Cantieri”: novità anche per la ricostruzione a seguito di eventi del Sisma Centro Italia

Giuseppe Conte, Luigi di Maio, Danilo ToninelliIl Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge, conosciuto anche come “Sblocca-Cantieri“, che introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.

La nota rilasciata da Palazzo Chigi spiega come il fine sia quello di semplificare le procedure di gara e di aggiudicazione degli appalti, soffermandosi nel Capo III sulle disposizioni relative agli eventi sismici dell’Abruzzo nell’anno 2009, del Centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell’isola di Ischia nel 2017.

Nello specifico – come da preambolo del DL dove viene sottolineata la “straordinaria necessità e urgenza di emanare disposizioni in materia di semplificazione e accelerazione per la realizzazione di interventi edilizi in zone sismiche, nell’ottica dello snellimento dei relativi iter tecnico-amministrativo, assicurando, comunque, i necessari presidi di pubblica incolumità” – l’Articolo 23Accelerazione della ricostruzione pubblica nelle regioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” stabilisce, tra le altre, che l’affidamento degli incarichi di progettazione e dei servizi di architettura e ingegneria ed altri servizi tecnici per importi inferiori alla soglia comunitaria debba avvenire mediante procedura negoziata, previa consultazione di almeno 10 professionisti iscritti nell’elenco speciale di cui all’art. 34 del D.L. 189/2016 e con il criterio di aggiudicazione del minor prezzo.

Le principiali modifiche invece al Codice contratti pubblici riguardano:

  • superamento linee guida Anac e decreti attuativi, sostituiti da un regolamento unico;
  • innalzamento a 200.000 euro della soglia per l’affidamento con procedura negoziata con 3 operatori;
  • il massimo ribasso sarà il criterio di aggiudicazione predefinito per i contratti di appalto sottosoglia (5,5 milioni per lavori); la stazione appaltante deve motivare eventuali scelte diverse;
  • possibilità di appaltare il progetto definitivo per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esclusione degli interventi che prevedono rinnovo o sostituzione della parti strutturali di opere e impianti;
  • anticipazione del 20% del prezzo esteso a ogni tipo di appalto, anche ai servizi e forniture;
  • limite dei lavori in subappalto da 30% a 50% dell’importo complessivo del contratto;
  • pagamento diretto dei subappaltatori, ossia il pagamento diretto dei subaffidatari deve essere riconosciuto dalle stazioni appaltanti su richiesta dell’impresa;
  • eliminazione del rito superaccelerato negli appalti
  • ripristinati gli incentivi del 2% per i tecnici della PA;
  • eliminato l’obbligo di procedere tramite centrali di committenza, unioni di comuni o stazioni uniche appaltanti per i comuni non capoluogo in possesso della qualificazione di stazione appaltante. I Comuni non capoluogo potranno gestire da soli le procedure di gara di maggior rilievo, senza ricorrere a centrali uniche di committenza o stazioni uniche appaltanti;
  • possibilità per le stazioni appaltanti di nominare commissari di gara interni in caso di carenza di iscritti nell’albo gestito dall’Anac;
  • varianti di importo inferiore al 50% relative a progetti definitivi già approvati dal Cipe potranno essere autorizzate direttamente dalla stazione appaltante.

Per il dettaglio si rimanda al testo del Decreto-Legge 18 aprile 2019, n.32 in Gazzetta Ufficiale.

Comunicato Stampa di Palazzo Chigi.

Ultimo aggiornamento

8 Giugno 2020, 11:55