Decreto Sisma: nuove misure per accelerare e completare la ricostruzione nei territori colpiti dal Sisma Centro Italia 2016

Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di lunedì 21 ottobre 2019, anche alcune disposizioni per accelerare e favorire il completamento della ricostruzione ancora in corso nei territori colpiti dai tragici eventi sismici del 2016 e del 2017 di Abruzzo, Lazio Marche e Umbria.

Data:
22 Ottobre 2019

Decreto Sisma: nuove misure per accelerare e completare la ricostruzione nei territori colpiti dal Sisma Centro Italia 2016

Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di lunedì 21 ottobre 2019, anche alcune disposizioni per accelerare e favorire il completamento della ricostruzione ancora in corso nei territori colpiti dai tragici eventi sismici del 2016 e del 2017 di Abruzzo, Lazio Marche e Umbria.

A fare una summa per quel che riguarda il Decreto Sisma è lo stesso Presidente Conte, per mezzo social:

Nel dettaglio, dal Comunicato Stampa di Palazzo Chigi si apprende che il Consiglio dei Ministri – su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri – ha approvato un Decreto-Legge (indicato come Decreto Sisma) che introduce ulteriori interventi urgenti per l’accelerare e il completare le ricostruzioni ancora in corso nei territori colpiti da eventi sismici.

Tra le principali disposizioni previste, il testo dispone la proroga fino al 31 dicembre 2020 dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza delle forti scosse di terremoto che hanno colpito i territori delle regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Inoltre, accogliendo le richieste manifestate dai territori interessati, il decreto prevede:

  • la riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla c.d. “busta paga pesante”, ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall’agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%;
  • per la ricostruzione privata, una procedura accelerata per l’avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti. Il controllo non verrà realizzato più a monte sul 100% dei richiedenti, come avviene oggi, ma solo a campione sul 20%. Restano fermi i controlli a campione a valle già oggi previsti dalla legge;
  • misure per agevolare l’approvazione dei progetti per la ricostruzione, regolando le modalità e le procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto, con la previsione che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia;
  • per la ricostruzione degli edifici pubblici, l’attribuzione della priorità agli edifici scolastici che, se siti nel centro storico, dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, salvo impedimenti oggettivi; in ogni caso, la destinazione d’uso dell’area in cui sorgevano non potrà essere modificata;
  • per favorire lo smaltimento delle macerie, l’obbligo di aggiornamento da parte delle Regioni del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2019, al fine di individuare nuovi siti di stoccaggio temporaneo; in caso di inadempienza, l’aggiornamento sarà realizzato dal Commissario straordinario.

Sono previste, inoltre, misure anti-spopolamento volte a incentivare gli imprenditori a non abbandonare i territori, come l’estensione al territorio dei Comuni del Cratere della misura prevista a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata “Resto al Sud” e interventi finanziari a favore delle imprese agricole del territorio.

Ultimo aggiornamento

16 Giugno 2020, 10:00