A succedere a Piero Farabollini nel ruolo di Commissario Straordinario per la ricostruzione delle Regioni colpite dal Sisma Centro di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, sarà Giovanni Legnini, politico, avvocato e docente universitario in aspettativa di materie giuridiche ed economiche.
A darne comunica con una nota stampa il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Come si legge nella nota di Palazzo Chigi, l’incarico viene assegnato in considerazione della proroga dello stato di emergenza nei territori colpiti dal sisma del 2016  – cosi da proseguire le attività di ricostruzione post terremoto – e durerà sino al 31 dicembre 2020, termine ultimo di funzionalità della struttura commissariale indicato nella Legge di Bilancio stilata a fine 2018.

“Sono consapevole della sfida che ho di fronte e dei problemi da affrontare. Ii mio metodo sarà: dialogo, confronto e massima collaborazione con i primi cittadini.” – Queste le prime affermazioni del neo Commissario Legnini, mentre spiega come il suo operato sarà incentrato sulla massima valorizzazione del ruolo dei sindaci, sul dialogo, e sulla semplificazione e velocizzazione della ricostruzione: “per permettere alle comunità di risollevarsi“.

Attualmente consigliere regionale in Abruzzo, in passato Giovanni Legnini è stato Sottosegretario di Stato all’economia e all’editoria, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Sindaco di Roccamontepiano (CH), oltre che Senatore della Repubblica. E’ anche autore di diverse pubblicazioni sull’autorità indipendente, sulla tracciabilità bancaria, sulla Protezione Civile, sul ruolo sociale dei magistrati, la mediazione tributaria, e altre opere divulgative su Borsellino, Falcone e l’antimafia.

L’avvocato abruzzese non è, inoltre, nuovo a incarichi simili; nel 2014 ha infatti esercitato la delega alla ricostruzione de L’Aquila e del cratere post Sisma 2009, il grave terremoto che dieci anni fa ha colpito duramente il capoluogo abruzzese e buona parte della regione italiana.

La nota di nomina di Palazzo Chigi è consultabile nell’apposita pagina sul Sito di Riferimento del Governo.