Camerino: dal 10 maggio al 3 novembre la mostra di opere salvate “Dalla Polvere alla luce: l’arte recuperata”

Saranno una trentina le opere salvate dal sisma del Centro Italia del 2016 che comporranno dal 10 di maggio al 3 novembre la mostra ‘Dalla Polvere alla luce: l’arte recuperata‘, allestita per l’occasione nella Chiesa del Seminario e nell’adiacente deposito attrezzato Venanzina Pennesi’ a Camerino, aperto per l’occasione al pubblico grazie al finanziamento della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche.

Data:
8 Maggio 2019

Camerino: dal 10 maggio al 3 novembre la mostra di opere salvate “Dalla Polvere alla luce: l’arte recuperata”

Saranno una trentina le opere salvate dal sisma del Centro Italia del 2016 che comporranno dal 10 di maggio al 3 novembre la mostra ‘Dalla Polvere alla luce: l’arte recuperata‘, allestita per l’occasione nella Chiesa del Seminario e nell’adiacente deposito attrezzato Venanzina Pennesi’ Camerino, aperto per l’occasione al pubblico grazie al finanziamento della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche.

Fonte foto: ANSA

La mostra, promossa dall’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche assieme al Comune e alla Regione Marche, pone l’attenzione sul voler far rimanere sul territorio le proprie opere d’arte, simboli identitari della comunità locale: “Si tratta di un evento piccolo ma enorme se si considera la devastazione del sisma” – ha commentato Barbara Mastrocola, direttrice del museo diocesano e curatrice delle collezioni civiche – “che ci consente di mostrare poche ma importanti opere, simbolo della volontà di ricominciare. Un segno forte per la nostra comunità, nonostante la chiusura dei musei e di tutte le chiese della città

Tra le opere in esposizione – che testimoniano l’arte figurativa del ‘400 camerte e la storia artistica della città e dell’Arcidiocesi – anche La Sant’Anatolia del Maestro dei Magi di Fabriano, l’Assunzione della Vergine di Simone e Giovan Francesco De Magistris e la Madonna in trono col Bambino del Maestro della Madonna di Macereto. E ancora, la tavola raffigurante l’Annunciazione, il Padre Eterno e i due angeli nel timpano e il Martirio di San Sebastiano nella predella (attribuiti a Luca Signorelli e provenienti dall’Oratorio del Santissimo Crocifisso di Pioraco) e la tempera e oro su tavola del Maestro del Trittico (proveniente dalla Cattedrale di Camerino ed esposta nel museo diocesano); in ultimo, ma non per importanza, torna a Camerino anche la Macchina processionale della Madonna duecentesca del Santuario di Santa Maria in Viadetta, detta Nuvola, per dieci anni esposta nel Museo diocesano ‘Mons. Aurelio Sorrentino’ di Reggio Calabria, che ne ha promosso il restauro.

Fonte

Ultimo aggiornamento

23 Giugno 2020, 10:10