Conte in visita a Norcia: “Siamo qui per valutare come procedono i lavori”; cittadini protestano: “Aprite i cantieri”

Oltre alle autorità del territorio umbro e marchigiano, ad accogliere nella giornata di ieri a Norcia il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte vi erano cittadini e comitati spontanei di Umbria e Marche, in protesta “contro la lentezza della burocrazia e per la ricostruzione pesante che fa fatica a partire”.

Data:
21 Maggio 2019

Conte in visita a Norcia: “Siamo qui per valutare come procedono i lavori”; cittadini protestano: “Aprite i cantieri”

Uno degli striscioni esposti - Fonte foto: ANSAOltre alle autorità del territorio umbro e marchigiano, ad accogliere nella giornata di ieri a Norcia il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte vi erano cittadini e comitati spontanei di Umbria e Marche, in protesta “contro la lentezza della burocrazia e per la ricostruzione pesante che fa fatica a partire”. Al suo arrivo sono infatti stati esposti alcuni striscioni che riportavano scritto ‘Le persone se ne vanno, le imprese chiudono, i servizi non ripartono, la ricostruzione è ferma, quindi Norcia muore’, ‘Senza ricostruzione non c’è futuro’ e ‘Aprite i cantieri’.

Dopo due anni e mezzo la ricostruzione è ferma e i tecnici hanno difficoltà nell’interpretazione del quadro normativo“, hanno spiegato i cittadini al premier Conte, osservando come a loro avviso l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione risulti depotenziato rispetto alle necessità effettive. “Norcia rischia il collasso del sistema economico” – hanno aggiunto – “e il rischio è quello dello spopolamento in zone già critiche prima del terremoto. Ci sentiamo lasciati soli“.

Fermatosi alcuni minuti a parlare con i cittadini, il Presidente Conte ha rassicurato i presenti: “Siamo qui per valutare come procedono i lavori, consapevoli che ci sono delle comunità che soffrono e che ancora non individuano una prospettiva concreata e reale di vedersi restituita quella vita quotidiana che si è persa col terremoto“, ricordando poi come in sede di conversione il Decreto Sblocca Cantieri abbia visto l’inserimento di normative che dovrebbero aiutare a procedere più speditamente in termini di ricostruzione, e di come occorra far attenzione a semplificare troppo le procedure o addirittura allentare (o eliminare) i presidi di legalità e di controllo. Sull’incontro si è espresso anche il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, riferendo come Regioni e i Comuni abbiano parlato con voce univoca, dimostrando grande sintonia e richiedendo in particolar modo la semplificazione delle procedure per la ricostruzione pubblica e privata.

Il prossimo 30 maggio ci ritroveremo di nuovo in Conferenza Stato Regioni auspicando che il Governo accolga i nostri emendamenti frutto dell’esperienza maturata in questi due anni.” – fa sapere Ceriscioli che ha rimarcato – “E’ fondamentale ascoltare la voce dei territori e questo il Governo lo deve tenere in considerazione dando le risposte che chiediamo da tempo. Con gli emendamenti marchigiani riconosciuti come prioritari per la conversione in legge dello sblocca cantieri abbiamo fatto un significativo passo in avanti e il Governo deve tenerne conto con massima attenzione e celerità nei riscontri”

Oltre al presidente Marche, all’incontro vi erano anche il sottosegretario Vito Crimi, gli assessori regionali Giuseppe Chianella e Antonio Bartolini, il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, il Capo Dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli e il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini.

Ultimo aggiornamento

1 Luglio 2020, 09:43