Sicurezza delle opere d’arte e progettazione dei depositi, ecco le nuove Linee guida

Pubblicate dopo la conclusione del lavoro degli esperti nominati dalla DG SPC, le indicazioni tecniche; in primo piano gli indirizzi per il Recovery Art del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza)

Data:
28 Marzo 2022

Sicurezza delle opere d’arte e progettazione dei depositi, ecco le nuove Linee guida

Progettazione di nuovi depositi e rifunzionalizzazione di edifici esistenti per il ricovero di  opere d’arte in situazioni di pericolo: questi i temi al centro delle nuove Linee guida per l’individuazione, l’adeguamento, la progettazione e l’allestimento di depositi per il ricovero temporaneo di beni culturali mobili con annessi laboratori di restauro a cura della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale.

Il documento riporta descrizioni e indirizzi accurati che interessano luoghi e opere d’arte: parole chiave prevenzione del rischio e messa in sicurezza rispetto all’ambiente e alle condizioni avverse come incendi, conflitti armati, terremoti o tsunami.

Spoleto, Deposito di Santo Chiodo - Laboratorio di restauro, camera anossica per la disinfestazione dei manufatti lignei
Spoleto, Deposito di Santo Chiodo – Laboratorio di restauro, camera anossica per la disinfestazione dei manufatti lignei

Si tratta di indicazioni che riguardano le opere classificate come mobili: dai documenti d’archivio e librari, manoscritti, incunaboli, carte geografiche, libri d’epoca o lettere manoscritte ai materiali di pietra e di metallo anche di grandi dimensioni, dagli arazzi ai gioielli e tutti le tipologie di opere storico artistiche come quadri, dipinti, statue, sculture lignee, arredi e manufatti di varie età e ambiti di produzione.

Tra le caratteristiche dei depositi temporanei anche la prossimità con reti viarie idonee, per assicurare una più facile raggiungibilità anche con mezzi di trasporto medio-grandi.

Le Linee guida sono state adottate con decreto del Direttore Generale rep. n. 34 del 9 marzo 2022 e pubblicate con circolare n. 14 del 17 marzo 2022 del Segretario Generale.

Le linee sono state elaborate dal Gruppo di Lavoro nominato dalla Direzione stessa e composto da funzionari esperti del Ministero con competenze professionali specifiche e una consolidata esperienza.

Le Linee puntano a fornire le indicazioni fondamentali per l’individuazione, la progettazione e la realizzazione di nuovi depositi e una nuova funzionalità di edifici già esistenti, da adibire al ricovero temporaneo di beni culturali mobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi di varia natura ed entità, in attuazione di quanto stabilito con la direttiva del Ministro della Cultura del 23 aprile 2015 nell’affidare alle Unità di coordinamento regionale (UCCR) il compito di individuare i luoghi di ricovero del patrimonio culturale, in fase di emergenza,  richiede uno spostamento per la messa in sicurezza e prevede la  “necessità di collocare i beni culturali mobili in depositi temporanei”.

Spoleto, Deposito di Santo Chiodo – Esperienza pilota a livello europeo di un deposito progettato per ricoverare i beni culturali colpiti da catastrofi naturali

Descritti nel documento anche i criteri che costituiscono un riferimento univoco per la realizzazione di depositi, come previsto dalla linea di intervento denominata Recovery Art del PNRR.

Le linee di indirizzo sono corredate da appendici e schede tecniche di ausilio nella progettazione dei depositi anche per la fase di affidamento lavori a ditte esterne e per quanto riguarda le attrezzature interne indispensabili all’archiviazione e alla conservazione dei beni.

Spoleto, Deposito di Santo Chiodo – Esempio di box e sacco a tenuta di ossigeno con macchinario per il trattamento anossico in atmosfera modificata

Tutti i dettagli nel PDF delle Linee guida per l’individuazione, l’adeguamento, la progettazione e l’allestimento di depositi per il ricovero temporaneo di beni culturali mobili con annessi laboratori di restauro

Progettazione di nuovi depositi e rifunzionalizzazione di edifici esistenti per il ricovero di  opere d’arte in situazioni di pericolo: questi i temi al centro delle nuove Linee guida per l’individuazione, l’adeguamento, la progettazione e l’allestimento di depositi per il ricovero temporaneo di beni culturali mobili con annessi laboratori di restauro a cura della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale.

Il documento riporta descrizioni e indirizzi accurati che interessano luoghi e opere d’arte: parole chiave prevenzione del rischio e messa in sicurezza rispetto all’ambiente e alle condizioni avverse come incendi, conflitti armati, terremoti o tsunami.

Spoleto, Deposito di Santo Chiodo - Laboratorio di restauro, camera anossica per la disinfestazione dei manufatti lignei
Spoleto, Deposito di Santo Chiodo – Laboratorio di restauro, camera anossica per la disinfestazione dei manufatti lignei

Si tratta di indicazioni che riguardano le opere classificate come mobili: dai documenti d’archivio e librari, manoscritti, incunaboli, carte geografiche, libri d’epoca o lettere manoscritte ai materiali di pietra e di metallo anche di grandi dimensioni, dagli arazzi ai gioielli e tutti le tipologie di opere storico artistiche come quadri, dipinti, statue, sculture lignee, arredi e manufatti di varie età e ambiti di produzione.

Tra le caratteristiche dei depositi temporanei anche la prossimità con reti viarie idonee, per assicurare una più facile raggiungibilità anche con mezzi di trasporto medio-grandi.

Le Linee guida sono state adottate con decreto del Direttore Generale rep. n. 34 del 9 marzo 2022 e pubblicate con circolare n. 14 del 17 marzo 2022 del Segretario Generale.

Spoleto, Deposito di Santo Chiodo - Ricomposizione del Rosone appartenente alla chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia
Spoleto, Deposito di Santo Chiodo – Ricomposizione del Rosone appartenente alla chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia

Le linee sono state elaborate dal Gruppo di Lavoro nominato dalla Direzione stessa e composto da funzionari esperti del Ministero con competenze professionali specifiche e una consolidata esperienza.

Le Linee puntano a fornire le indicazioni fondamentali per l’individuazione, la progettazione e la realizzazione di nuovi depositi e una nuova funzionalità di edifici già esistenti, da adibire al ricovero temporaneo di beni culturali mobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi di varia natura ed entità, in attuazione di quanto stabilito con la direttiva del Ministro della Cultura del 23 aprile 2015 nell’affidare alle Unità di coordinamento regionale (UCCR) il compito di individuare i luoghi di ricovero del patrimonio culturale, in fase di emergenza,  richiede uno spostamento per la messa in sicurezza e prevede la  “necessità di collocare i beni culturali mobili in depositi temporanei”.

Spoleto, Deposito di Santo Chiodo – Esperienza pilota a livello europeo di un deposito progettato per ricoverare i beni culturali colpiti da catastrofi naturali

Descritti nel documento anche i criteri che costituiscono un riferimento univoco per la realizzazione di depositi, come previsto dalla linea di intervento denominata Recovery Art del PNRR.

Le linee di indirizzo sono corredate da appendici e schede tecniche di ausilio nella progettazione dei depositi anche per la fase di affidamento lavori a ditte esterne e per quanto riguarda le attrezzature interne indispensabili all’archiviazione e alla conservazione dei beni

Spoleto, Deposito di Santo Chiodo – Esempio di box e sacco a tenuta di ossigeno con macchinario per il trattamento anossico in atmosfera modificata

Tutti i dettagli nel PDF delle Linee guida per l’individuazione, l’adeguamento, la progettazione e l’allestimento di depositi per il ricovero temporaneo di beni culturali mobili con annessi laboratori di restauro

Ultimo aggiornamento

28 Marzo 2022, 14:41