Recuperate le opere delle Chiese di S. Agostino ad Amatrice e di San Francesco ad Accumoli
Le squadre di rilevamento danni del MiBACT, assistite dai restauratori dell’ISCR e con la collaborazione di Vigili del Fuoco, carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, Protezione Civile e volontari, hanno completato la messa in sicurezza dei beni conservati nella chiesa di S.
Data:
12 Settembre 2016
Le squadre di rilevamento danni del MiBACT, assistite dai restauratori dell’ISCR e con la collaborazione di Vigili del Fuoco, carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, Protezione Civile e volontari, hanno completato la messa in sicurezza dei beni conservati nella chiesa di S. Agostino di Amatrice (iniziato mercoledì 7 settembre) e recuperato le opere della chiesa di S. Francesco ad Accumoli.
Dalla chiesa di S. Agostino, oltre l’intera Via Crucis composta da altorilievi in terracotta, (Ghino Sassetti, sec. XX) si è messo in sicurezza:
- un olio su tela di Luigi Cherubini (sec. XIX) raffigurante S. Francesco di Paola
- un olio su tela di anonima fattura (sec. XX) raffigurante il Matrimonio mistico di S. Caterina
- un dipinto di ambito laziale (sec. XVII) raffigurante un Martirio di San Lorenzo, olio su tela, cm. 310×177
A causa del crollo del campanile, di parte della parete absidale e della facciata invece, per estrarre le opere della chiesa di S. Francesco si è dovuto attendere l’ingresso della squadra Speleo Alpino Fluviale dei Vigili del Fuoco, salvando cosi una grande pala olio su tela raffigurante l’Estasi di S. Francesco del XVII sec. Recuperati anche alcuni dipinti che raffigurano S. Francesco di Paola, S. Emidio protettore dei terremoti (in atto di sostenere un modellino di città, forse Accumoli), S. Bernardino da Siena (recante nome del committente e data: SALVSTIVS/ CAMPANVS/ FIERI FECIT/ ANNO DNI/ 1617) e il suo pendant, S. Elisabetta d’Ungheria.
“Il recupero del patrimonio culturale nelle aree colpite dal sisma – dichiara il Ministro Franceschini – è fondamentale per la ricostruzione delle comunità di quei territori. Ringrazio i professionisti dei beni culturali, vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri del Comando TPC per questi ulteriori, importanti risultati”.
Le due operazioni si sono concluse con il ricovero delle opere nel deposito regionale a Cittaducale, presso la Scuola del Corpo Forestale dello Stato.
Ultimo aggiornamento
17 Giugno 2020, 10:54