FABRIANO (AN), CHIESA DI SAN BARTOLOMEO E SAN ROMUALDO

La messa in sicurezza e il consolidamento della Chiesa di S. Bartolomeo e Romualdo rientra nell'Ordinanza 32 del Commissario Ricostruzione 2016

L’originario complesso di San Bartolomeo e San Romualdo ebbe origine come eremitaggio costruito dai monaci di Val di Castro in un’area anticamente esterna alla prima cerchia muraria di Fabriano. Successivamente venne realizzata una prima chiesa con annesso monastero intitolata a San Damiano. Strutture riferibili all’originario oratorio di San Damiano sono state individuate all’interno del braccio meridionale del complesso monastico, parallelo al lato destro della chiesa attuale. Il successivo cambiamento dell’intestazione fu dovuto, secondo la tradizione, alla vicina presenza dell’antico speco dove San Romualdo faceva orazione. L’esistenza del complesso e della nuovo titolo sono documentate già nel 1310, quando il quartiere limitrofo era chiamato “contrada sci Romaldi”.

Nel 1406 il complesso passò alle monache che provenivano da Valdisasso e nel 1408 a San Romualdo fu unito il monastero femminile di San Bartolomeo. Con ogni probabilità durante la permanenza delle suore benedettine l’edificio subì modifiche ed adattamenti, oggi difficilmente individuabili anche per la mancanza di documentazione certa. Il complesso dispone oggi di un ampio chiostro interno, un piccolo giardino privato ed una foresteria. La chiesa annessa presenta interni decorati in stile baroccheggiante, verosimilmente riferibili ai rifacimenti successivi al terremoto del 1741. Soppresso nel 1810, il monastero fu concesso alle Monache Clarisse Cappuccine nel 1833, che vi sono rimaste fino al 2017.

In epoca moderna la fabbrica non ha subito particolari interventi ad eccezione del rifacimento, a cavallo degli anni ’60-70’, della pavimentazione interna con un marmo di Trani con finitura lucida. A seguito dello sciame sismico del 1997, la Soprintendenza competente ha realizzato un progetto di ripristino, recupero e restauro che prevedeva il rifacimento della copertura del campanile e la positura di alcuni tiranti, il rifacimento della copertura della chiesa con appoggi per le capriate e un cordolo perimetrale in sommità.

CHIESA DI SAN BARTOLOMEO E SAN ROMUALDO - Facciata
Facciata della chiesa su Via Cavour – Fabriano
Foto tratta dalla documentazione di progetto
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO E SAN ROMUALDO - Interno navata
Dettagli interni in stile baroccheggiante
Foto tratta dalla documentazione di progetto

I danni del sisma del 2016

Il complesso di San Bartolomeo e Romualdo ha subito ripetutamente danni causati dai terremoti. In seguito agli eventi sismici del 2016, i sopralluoghi svolti dai tecnici della SABAP Marche hanno evidenziato danni diffusi sulla struttura e in particolare:

  • ribaltamento del timpano della facciata;
  • instabilità della vela;
  • lesioni nel piano della facciata;
  • caduta di stucchi;
  • volte in canna e gesso ammalorate;
  • lesioni su piattabande delle finestre;
  • lesioni alla copertura della sacrestia.
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO E SAN ROMUALDO - Volte
Sopralluogo per verificare lo stato di conservazione delle volte
Foto tratta dalla documentazione di progetto

Fortunatamente il complesso non ha subito danni alle fondazioni, scongiurando così il pericolo di ulteriori danni strutturali.

Il progetto di recupero

L’intervento per la messa in sicurezza e consolidamento della chiesa di San Bartolomeo e San Romualdo è stato inserito nell’Ordinanza N. 32 del commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016.

Il reperimento di fondi dedicati, ha consentito l’avvio delle procedure di recupero della chiesa, che hanno riguardato, oltre ai necessari studi sul monumento, anche la finalizzazione dell’affidamento di parte del servizio di progettazione a professionisti locali. Così grazie alla collaborazione con i tecnici della SABAP locale e con l’Ufficio del soprintendente speciale per le aeree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 è stato possibile giungere a ultimazione della progettazione.

Verranno realizzati:

  • interventi per consolidare la copertura lignea della chiesa, con l’apposizione di tiranti in acciaio;
  • consolidamento della copertura in camorcanna e previsione di spazi per agevolare le future manutenzioni;
  • consolidamento della copertura della sacrestia;
  • realizzazione di un sostegno per consentire il raddrizzamento della vela campanaria.

Attualmente il progetto è al vaglio degli organi competenti per la ricostruzione post sisma 2016, l’USR Marche. Terminato l’iter si procederà all’indizione del bando di gara per l’affidamento dei lavori.

Ultimo aggiornamento

17 Luglio 2024, 11:49