Italia Jazz torna nelle terre colpite dal sisma 2016
Dal 30 agosto al 2 settembre quattro giorni di concerti
Anche quest’anno, il mondo del jazz italiano si mobilita con una serie di concerti nelle terre colpite dal sisma; quattro le città che hanno confermato l’impegno avviato nell’edizione 2017.
Data:
10 Agosto 2018
Anche quest’anno, il mondo del jazz italiano si mobilita con una serie di concerti nelle terre colpite dal sisma; quattro le città che hanno confermato l’impegno avviato nell’edizione 2017. Si inizia il 30 agosto a Camerino, per poi proseguire il 31 a Scheggino, il 1 settembre ad Amatrice, e finire il 2 settembre a L’Aquila.
Fortemente voluta dal MiBAC, dai sindaci dei quattro centri coinvolti e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, l’iniziativa sarà caratterizzata da una natura itinerante: quattro giorni di grande musica per tracciare un ponte ideale, un filo indissolubile di bellezza e arte nel cuore rosso dell’Italia.
L’inizio è previsto il 30 agosto a Camerino (MC) con concerti dalle 19.30 nella zona della Rocca Borgesca; il 31 agosto la manifestazione si sposterà a Scheggino (PG), in Piazza Carlo Urbani, dalle ore 19:00, il 1 settembre ad Amatrice (RI), presso il parcheggio ex area ANPAS (Villa San Cipriano di Amatrice), dalle 18:00, per concludersi il 2 settembre a L’Aquila, con centinaia di musicisti e numerose band, che suoneranno in oltre 15 luoghi diversi della città, e un jazz club tutto nuovo in Piazza Chiarino (una delle novità di questa edizione) gestito per l’occasione da Italia Jazz Club.
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“L’Aquila cresce al ritmo vertiginoso del jazz – dichiara Paolo Fresu, direttore artistico dell’iniziativa e presidente della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” – Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma ha coinvolto, in soli quattro anni, circa 2500 musicisti con oltre 400 concerti dimostrando quanto la vitalità e la poesia del nostro linguaggio artistico siano preziose nella tessitura del pensiero architettonico, sociale, umano ed economico della città e degli altri comuni colpiti dal sisma. Dal 2019 L’Aquila diverrà la capitale del jazz italiano con un festival autonomo e che dialogherà anche con Amatrice, Camerino e Scheggino. La Federazione Nazionale IJI, oggi strumento prezioso per tutto il nostro jazz, è pronta a collaborare e a proseguire in questo simbiotico percorso”.
Anche quest’anno, l’iniziativa collabora in modo associativo con “Io Ci Sono Onlus” alla costruzione del Centro Polifunzionale di Amatrice ed alle successive attività socio-culturali che daranno vita e respiro alla struttura. Il coordinamento generale del progetto è realizzato dalla Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano”, dall’Associazione I-Jazz (che raccoglie i principali festival e progetti di jazz italiani), unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (MIDJ) e alla Casa del Jazz di Roma.
E’ possibile consultare il Comunicato Stampa QUI.
Il Programma dell’evento è invece consultabile QUI.
Ultimo aggiornamento
18 Giugno 2020, 09:05