Rieti: Accordo Quadro promozione e condivisione restauri e ricostruzione – il 13 gennaio inaugurazione primo laboratorio
Proseguono le attività e i progetti previsti dall’Accordo Quadro sottoscritto dall’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 del MiBACT, per promuovere e condividere le attività di restauro e ricostruzione del patrimonio culturale del reatino coinvolto negli eventi sismici del 2016 e del 2017 che hanno colpito il Centro Italia.
Data:
10 Gennaio 2020
Proseguono le attività e i progetti previsti dall’Accordo Quadro sottoscritto dall’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 del MiBACT, per promuovere e condividere le attività di restauro e ricostruzione del patrimonio culturale del reatino coinvolto negli eventi sismici del 2016 e del 2017 che hanno colpito il Centro Italia.
Come annunciato durante la presentazione del Libro Ai piedi della Laga (opera nata dallo sforzo congiunto di esperti del settore, per dare uno sguardo d’insieme sul patrimonio ferito del Lazio), il 13 gennaio alle 15.30 presso Palazzo Dosi, a Rieti, verrà inaugurato alla presenza del Ministro Dario Franceschini, il VARRONE LAB: un laboratorio dedicato al restauro di opere recuperate ad Accumoli ed Amatrice dopo il sisma del 2016, nato per rendere partecipi e informati dei processi di restauro e ricostruzione le comunità colpite dal sisma; per incentivare il processo di riscoperta del proprio patrimonio culturale locale ferito dal sisma.
L’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, promotore dell’Accordo Quadro sottoscritto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Rieti, Latina e Frosinone, la Soprintendenza Archivistiva e Bibliografica del Lazio, la Fondazione Varrone, i comuni di Rieti, Amatrice, Accumoli, Cittadreale e la Diocesi di Rieti , e in considerazione del valore storico-artistico e demoetnoantropologico del patrimonio culturale coinvolto nell’evento sismico del 2016, auspica che – come previsto dall’accordo stesso – l’iniziativa del “VARRONE LAB” possa costituire il punto di riferimento della futura rete che promuova nei territori coinvolti, le attività di restauro del patrimonio storico-artistico danneggiato dal sisma. Nella convinzione che l’esperienza della ricostruzione e del restauro e la comunicazione delle attività in corso costituiscano un’occasione per la riscoperta del patrimonio culturale presente sul territorio, facendosi strumento di rinascita dall’impatto positivo, culturale ed economico, per le popolazioni che sentono di aver perso un contesto sociale e urbano di riferimento.
Opere individuate per il progetto
Il processo di individuazione delle opere che saranno avviate al laboratorio di restauro è stato operato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Rieti, Latina e Frosinone e conta quarantacinque beni, custoditi nel deposito interno alla Scuola Carabinieri Forestali di Cittaducale (Rieti). Si tratta di dipinti ad olio, a tempera su tela, statue e sculture in legno dorato, cera e tessuto che presentano diverse condizioni di conservazione: alcune opere hanno subito strappi, lacerazioni e sfondamenti a causa dei crolli, e quindi hanno bisogno di interventi particolarmente incisivi. Per altre, che presentano un buono stato di conservazione, si procederà con operazioni di manutenzione e ripulitura.
Tra i dipinti su tavola ricordiamo la Madonna in trono con Bambino del XIII secolo proveniente dalla frazione di Cossito, la Sacra famiglia con san Giovannino del 1527 di Cola dell’Amatrice, il trittico della Madonna del Latte proveniente dalla chiesa di Santa Maria delle Coste di Accumoli,
Tra i dipinti su tela oggetto di restauro figurano il Sant’Emidio con la città di Accumoli del XVIII secolo proveniente dalla chiesa di San Francesco di Accumoli, il Sant’Emidio con la città di Amatrice del XIX secolo proveniente dall’omonima chiesa di Poggio Vitellino e la Madonna del Rosario della prima metà del XVIII secolo proveniente dalla frazione di Pasciano.
Tra le statue figurano San Francesco e Santa Chiara in legno scolpito e dipinto a cavallo fra XVI e XVII secolo provenienti dalla chiesa di San Francesco di Amatrice, l’Immacolata concezione della seconda metà del XVII secolo custodita nel Museo Civico di Amatrice e la Madonna in trono con Bambino del XIV secolo proveniente dalla frazione di Poggio Vitellino.
E’ allo studio la possibilità di consentire a scolaresche e gruppi la visita del laboratorio, per socializzare il lavoro di recupero di opere d’arte molto care alle comunità di appartenenza.
Queste e altre, inoltre confluiranno nella mostra “Memorie, arte e devozione ai piedi della Laga” che sarà allestita a Palazzo Potenziani nel marzo 2020.
Maggiori informazioni sulla pagina dedicata all’Accordo Quadro.
Ultimo aggiornamento
20 Maggio 2021, 09:41