Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita: torna fruibile a Rieti parte del patrimonio culturale ferito dal Sisma 2016
La mostra aprirà al pubblico sabato 22 maggio e resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, tutti i giorni (eccetto il lunedì) dalle 17 alle 20. Previste osservanze anti-Covid con relativa prenotazione obbligatoria
Data:
19 Maggio 2021
Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita: questo il titolo della mostra in allestimento a Rieti, presso Palazzo Dosi-Delfini (in piazza Vittorio Emanuele II), che a cinque anni dal Sisma Centro Italia consentirà di rendere nuovamente fruibile al pubblico il ricco patrimonio culturale dei territori di Accumoli e Amatrice – tra i luoghi vittima del Terremoto del 2016 – recuperato e messo in sicurezza nei depositi del Ministero della Cultura di Rieti e Cittaducale e poi avviato a restauro.
La mostra aprirà al pubblico sabato 22 maggio e resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, tutti i giorni (eccetto il lunedì) dalle 17 alle 20. Previste le osservanze anti-Covid e, soprattutto, necessaria la prenotazione sulla piattaforma eventbrite per poter accedere.
Promossa dalla Fondazione Varrone e allestita, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti del Ministero della Cultura, con beni della Diocesi di Rieti e del Comune di Amatrice, le 64 opere in mostra provengono tutte da chiese dei territori di Accumoli e Amatrice; di queste, 48 sono state restaurate dalla Fondazione Varrone nel Varrone Lab (allestito per lo scopo), mentre le altre sono state curate dal MiC (Soprintendenza ABAP, Istituto Centrale per il Restauro e il laboratorio di restauro delle Gallerie Nazionali – Palazzo Barberini).
Intento della mostra, far diventare un patrimonio artistico tanto duramente colpito da una “sorte avversa” simbolo di resilienza e di orgoglio.
Si completa così un percorso avviato nel maggio del 2019 con la nascita di un accordo sottoscritto dall’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, l’allora Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, la Diocesi di Rieti, i Comuni di Accumoli, Amatrice, Rieti e Cittareale, e la Fondazione Varrone: l’Accordo Quadro per la valorizzazione e l’attuazione di una fruibilità ampliata dei beni culturali colpiti dal sisma nel territorio reatino.
Tra i frutti dell’Accordo si ricorda: il Varrone Lab, aperto nel gennaio 2020 e dove è stato restaurato un importante lotto di opere d’arte conservate nella Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, e il volume Ai piedi della Laga. Per uno sguardo d’insieme al patrimonio culturale ferito dal sisma nel Lazio, pubblicato da Mondadori Electa nel dicembre 2019.
Ultimo aggiornamento
20 Maggio 2021, 09:43