Sant’Angelo: in sicurezza le opere di San Michele Arcangelo e gli affreschi del Santuario della Filetta

Recuperati numerosi dipinti olio su tela e arredi liturgici dalla chiesa di San Michele Arcangelo in località Sant’Angelo: Amatrice.

Data:
4 Ottobre 2016

Sant’Angelo: in sicurezza le opere di San Michele Arcangelo e gli affreschi del Santuario della Filetta
Sant’Angelo, chiesa di San Michele Arcangelo - Amatrice (RI)
Chiesa di San Michele Arcangelo, Sant’Angelo – Amatrice (RI)

Recuperati numerosi dipinti olio su tela e arredi liturgici dalla chiesa di San Michele Arcangelo in località Sant’Angelo: Amatrice.

Tra i beni salvati risultano sei dipinti a olio su tela con le stazioni della via crucis del 1736, un dipinto su tela con Cristo crocifisso, la Madonna e Santa Maria Maddalena (in stato di conservazione molto precario con molte spiegazzature e cadute di colore), un dipinto su tela di grandi dimensioni con Sant’Antonio Abate del XX secolo e il paliotto dell’altare maggiore dipinto su cuoio con San Michele Arcangelo che combatte Satana (in condizioni molto precarie poiché suddiviso in tre parti e innumerevoli frammenti).

Le opere, grazie a mezzi di trasporto del Corpo Forestale dello Stato, sono state trasferite al Deposito di Cittaducale.

Santuario della Filetta - Amatrice (RI)
Santuario della Filetta – Amatrice (RI)

Messo in sicurezza anche il ciclo di affreschi del Santuario della Madonna della Filetta, nei pressi di Amatrice, dove si è proceduto alla velinatura delle opere con bende di carta giapponese e resina acrilica per il prefissaggio dello strato pittorico e all’ancoraggio dei bordi distaccati fortunatamente non ancora sollevati. Recuperati e tracciati inoltre i frammenti caduti che ora sono ricoverati nel deposito di Cittaducale, in vista del successivo restauro strutturale dell’edificio e conseguente ricomposizione del ciclo pittorico.

“La preziosa opera dei professionisti della tutela – dichiara Franceschini – continua a porre in salvo il patrimonio culturale nelle aree del sisma. Si tratta di un prezioso contributo alla ricostruzione dell’anima di quei territori per il quale dobbiamo essere grati ai tanti tecnici dei beni culturali e della protezione civile che si stanno prodigando per condurre al meglio questo compito”.

Ultimo aggiornamento

17 Giugno 2020, 10:51