Recuperate le opere del Palazzetto del Podestà di Accumoli e di Santa Maria della Misericordia

I tecnici delle squadre rilevamento danni del MiBACT insieme ai restauratori dell’ISCR (Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro) e dell’Opificio delle Pietre Dure, con la collaborazione dei vigili del fuoco e i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, hanno portato a compimento un recupero presso il Palazzetto del Podestà, sede del Comune di Accumoli.

Data:
28 Settembre 2016

Recuperate le opere del Palazzetto del Podestà di Accumoli e di Santa Maria della Misericordia
RECUPERO PALAZZETTO DEL PODESTÀ E NELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA DI ACCUMOLI
Trittico raffigurante la Madonna del Latte (XIV-XVII secolo)

I tecnici delle squadre rilevamento danni del MiBACT insieme ai restauratori dell’ISCR (Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro) e dell’Opificio delle Pietre Dure, con la collaborazione dei vigili del fuoco e i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, hanno portato a compimento un recupero presso il Palazzetto del Podestà, sede del Comune di Accumoli. Tra le opere messe in salvo compaiono:

  • un trittico del XIV e XVII secolo raffigurante la Madonna del Latte
  • un dipinto di ambito abruzzese con cuspide centrale della prima metà del Trecento e sportelli laterali ridipinti nel Seicento
  • un gruppo ligneo policromo con la Madonna in trono con Bambino risalente al XIV secolo e proveniente dalla frazione di Poggio d’Api
  • due sculture lignee policrome e dorate con angeli reggi cortina del XVIII secolo
  • una teca con gli ex voro della statua della Madonna Addolorata.

Nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia, sempre a Accumoli, è stato invece portato a termine il recupero delle seguenti opere:

  • il ritratto di Filippo Pasqualoni, olio su rame del XVII prelevato dal monumento funebre marmoreo in opera sul lato sinistro della controfacciata
  • la tela con la Madonna con Bambino sul fastigio dell’altare sulla testata sinistra della navata del XVII secolo
  • la grande tela con la Madonna del Carmelo del XVII secolo
  • la statua lignea di Sant’Emidio del XIX secolo
  • alcuni frammenti di decorazione plastica del controsoffitto crollato della navata centrale.

Nella frazione di Sant’Angelo di Amatrice, infine, sono stati messi in sicurezza i frammenti della campana bronzea della chiesa di San Giovanni in Monte, risalente al 1734.

 “I professionisti della tutela – dichiara il Ministro Franceschini – sono presenti ogni giorno sul campo, mettendo a disposizione talento, passione e spirito di sacrificio per il recupero del patrimonio culturale nelle aree colpite dal sisma. Esprimo sincero apprezzamento per il loro lavoro che permette di preservare l’anima stessa di queste comunità”.

Ultimo aggiornamento

17 Giugno 2020, 10:52