A Fabriano mostra “La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento”

La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento è il titolo della mostra che si terrà a Fabriano dal primo di agosto all’otto dell’Immacolata, e coinvolgerà la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e le due evidenze storico-artistiche del Duomo Cattedrale di San Venanzio e della Chiesa di San Benedetto.

Data:
30 Luglio 2019

A Fabriano mostra “La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento”

La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento è il titolo della mostra che si terrà a Fabriano dal primo di agosto all’otto dell’Immacolata, e coinvolgerà la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e le due evidenze storico-artistiche del Duomo Cattedrale di San Venanzio e della Chiesa di San Benedetto.

L’esposizione fa parte del progetto Mostrare le Marche, nato dal protocollo d’intesa fra Regione, MiBAC, ANCI Marche, Conferenza Episcopale e Comuni di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Loreto, Matelica e Fabriano per promuovere conoscenza e sviluppo dei territori colpiti dal sisma 2016.

Tocca a Fabriano raccontare un grande artista quale Orazio Gentileschi che lavorò e soggiornò nelle Marche nel secondo decennio del Seicento, puntando i riflettori sulla sua attività marchigiana con importanti scoperte, confronti, anche inediti, e un ulteriore approfondimento del rapporto di Gentileschi con Caravaggio e l’influenza che questa ebbe sulla regione.

Madonna del Rosario, Orazio Gentileschi - Pinacoteca Civica Molajoli, Fabriano
La Vergine del Rosario, Orazio Gentileschi – Pinacoteca Civica Molajoli, Fabriano

La mostra riunirà i capolavori realizzati tra Ancona (1606-1607) con quelli del periodo fabrianese (1613-1619),  la sublime Circoncisione, con La Vergine del Rosario oggi nella Pinacoteca Civica, la Visione di Santa Francesca Romana oggi a Urbino (Galleria Nazionale delle Marche), l’intensa Maddalena per l’Università dei Cartai, nucleo di una stanza tematica in cui Gentileschi viene messo a confronto con Guerrieri, il grande caravaggesco marchigiano cui è riservata una mostra nella mostra, Baglione, Turchi, Valentin, Vouet, Cagnacci e molti altri.

Parte integrante del progetto e del percorso espositivo saranno anche le opere delle già citate Cattedrale di San Venanzio – tra cui la Crocefissione – e Chiesa di San Benedetto che riflettono, a gradazioni diverse, la conversione caravaggesca dell’artista. Quest’ultima rappresenta un tema focale della mostra e di grande suggestione, la cui analisi viene proposta per la prima volta in relazione alle Marche, terra dove Caravaggio è grande assente in quanto ad opere, se pur documentate, ma presentissimo nel lascito di Gentileschi e compagni.

La mostra si avvale di un prestigioso comitato scientifico, del quale fanno parte alcuni dei massimi esperti dell’argomento, tra cui Gianni Papi, Daniele Benati, Raffaella Morselli e Keith Christiansen.

Biglietto valido anche per la mostra: “Dalla polvere alla luce: l’arte recuperata”

Con il biglietto della mostra inoltre sarà possibile visitare a Camerino, fino al 3 novembre, anche l’esposizione Dalla polvere alla luce: l’arte recuperata, promossa dall’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche e dal Comune di Camerino e realizzata con il contributo della Regione Marche.

La mostra è allestita in parte nella Chiesa del Seminario, unica chiesa agibile di Camerino, e in parte nell’adiacente deposito attrezzato “Venanzina Pennesi”, che è aperto al pubblico per l’occasione grazie al finanziamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche. È un piccolo, ma preziosissimo spazio dove sono state accolte e rese fruibili circa trenta opere, recuperate grazie anche ai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali e ai Vigili del Fuoco, che si sono adoperati con tenacia e determinazione per mettere in salvo le opere d’arte della città di Camerino e del territorio dell’Arcidiocesi.

Ultimo aggiornamento

23 Giugno 2020, 09:26