Caschi Blu della Cultura in Croazia: lo stato dell’arte del Soprintendente Speciale Sisma

Paolo Iannelli - già in corso un coordinamento con UNESCO per mettere in pista una nuova missione per definire possibili supporti al governo croato

Data:
26 Gennaio 2021

Caschi Blu della Cultura in Croazia: lo stato dell’arte del Soprintendente Speciale Sisma

A seguito del sisma in Croazia del 29 dicembre del 2020 il Ministero dei beni culturali – in accordo con il Ministero della Cultura croato – ha inviato sul territorio una Task Force in supporto alle autorità locali.

A fornire un dettaglio sullo stato dell’arte delle operazioni svolte dai Caschi Blu della Cultura “U4H – Hunite4Heritage” è il Soprintendente Speciale Sisma 2016 del MiBACT, Paolo Iannelli nel contesto di uno scambio di battute, funzionale alla redazione di un servizio per il programma TGREstOvest – a cura della TGR Friuli Venezia Giulia e della TGR Puglia e firmato da Rosario Giusa e Attilio Romita

Giunta a Zagabria domenica 10 gennaio” – spiega l’ing. Paolo Iannelli durante il dialogo con l’emittente – “la Task Force composta dal Dr. Paolo Scarpitti del MiBACT, dal Tenente Colonnello Spadari e dal Maresciallo Procida del Comando Carabinieri Tutela Protezione Patrimonio Culturale è rimasta sul posto sino al 16 gennaio, effettuando insieme ai tecnici croati numerosi sopralluoghi per valutare il danno subito dal patrimonio culturale.

TASK Force Caschi blu per la cultura - Croazia

Nel corso del colloquio, il Soprintendente ha ricordato che le operazioni della missione italiana si sono svolte presso le località di Petrinja, Sisak, Sela, Mala Gorica, Petrovec e che hanno toccato anche la città di Zagabria, interessando siti di notevole importanza storica artistica e identitaria, e ricchi di eterogenee testimonianze culturali, come il complesso monumentale della Chiesa di Santa Maria Magdalena a Sela, la Chiesa ortodossa di San Nicola a Petrinja, la Cattedrale della Sacra Croce a Sisak, oltre che la Cattedrale, le Chiese di Santa Caterina e di Santa Maria della Neve, e il Santuario dell’Assunzione della Beata Vergine a Zagabria.

Cattedrale della Sacra Croce, Sisak – Croazia

La Task Force” – ha poi aggiunto, tra una domanda e l’altra – “ha preso parte anche a due importanti interventi di recupero e messa in sicurezza del patrimonio culturale: il recupero della collezione etnografica Hosi, conservata nella Scuola Superiore di Petrinja, evidenziata come molto importante dal Ministero croato, in relazione al patrimonio culturale della popolazione locale, e la messa in sicurezza dell’iconostasi della chiesa ortodossa di San Nicola, alla periferia della città di Petrinja.”; il tutto, senza dimenticare l’importante incontro del 13 gennaio tra Task Force italiana e il Ministro della Cultura della Croazia, Nina Obiljien Koržinek (presenti anche l’ambasciatore italiano Pierfrancesco Sacco e l’addetto culturale Ilario Schettino) dove è stato espresso apprezzamento per l’impegno, la competenza e la tempestività del team italiano, ed evidenziata l’importanza della missione come espressione di vicinanza dell’Italia alla popolazione croata colpita dal sisma.

Chiesa ortodossa di San Nicola, Petrinja – Croazia

Alla domanda poi, se ci sarà una nuova missione in Croazia l’Ing. Iannelli ha fatto sapere che le attività già poste in essere dal governo Croato evidenziano un’organizzazione molto efficiente e che tutte le procedure necessarie alla messa in sicurezza del patrimonio colpito – come interventi strutturali su campanili pericolanti, il recupero e il ricovero dei beni mobili danneggiati o a rischio presso depositi temporanei – sono state già avviato, aggiungendo che “quanto emerso nel corso della missione consentirà di valutare tutte le eventuali ulteriori collaborazioni con il Governo croato per la salvaguardia ed il restauro del patrimonio culturale danneggiato” e precisando che “è già in corso un coordinamento con UNESCO per mettere in pista una nuova missione congiunta che avrà tra gli obiettivi principali definire i possibili supporti al governo della Croazia per i futuri interventi di restauro dei beni culturali mobili colpiti.”

Di seguito il Servizio di TGREstOvest

Ultimo aggiornamento

28 Gennaio 2021, 12:08