“Santa Maria Argentea di Norcia potrebbe essere una delle prime chiese terremotate, dell’intero cratere sismico, ad avviare la fase della ricostruzione”; a renderlo noto è il Soprintendente speciale del MiBACT per le aree colpite dal terremoto nel Centro Italia Paolo Iannelli.

“Entro la fine di febbraio contiamo di terminare la fase della messa in sicurezza” – fa sapere il Soprintendente –  “ma già fin da ora si può ragionare sulla progettazione per il recupero dell’edificio di culto”e sul fatto che il soggetto attuatore della progettazione (e quindi dei successivi lavori) sarà individuato nella diocesi di Spoleto-Norcia o nello stesso Ministero, nodo che verrà sciolto nelle prossime settimane.

Sui lavori che interessano la Cattedrale di Norcia interviene anche la soprintendente dei Beni culturali per l’Umbria Marica Mercalli che tiene a precisare come “gli interventi all’abside e al transetto sono praticamente conclusi e questa è una buona notizia anche per chi abita nelle case a ridosso di questa chiesa, dato che verranno tolte le transenne della ‘zona rossa’ che delimitano l’area”.

Per quanto riguarda invece il processo di rimozione delle macerie all’interno della Basilica di San Benedetto, la Soprintendente Mercalli fa sapere che “il progetto in questo caso è pronto”. La prossima settimana, infatti, il protocollo tra Ministero, Regione Umbria, Comune di Norcia e diocesi dovrebbe essere firmato, avviando la fase progettuale del recupero della Basilica, con l’intenzione – si augura il Soprintendente Iannelli – “di andare verso una gara internazionale di progettazione.”