Castelsantangelo sul Nera (MC): liberati affreschi e recuperato archivio del Monastero di San Liberatore

Conclusi i lavori di rimozione delle macerie del Monastero di San Liberatore a Castelsantangelo sul Nera (MC).

Data:
13 Ottobre 2017

Castelsantangelo sul Nera (MC): liberati affreschi e recuperato archivio del Monastero di San Liberatore

Conclusi i lavori di rimozione delle macerie del Monastero di San Liberatore a Castelsantangelo sul Nera (MC). L’intervento ha permesso di eseguire – nonostante la precarietà, i crolli e perdita di corpi del fabbricato centrale – gli immediati interventi di messa in sicurezza necessari.

Monastero di San Salvatore - Castelangelo sul NeraLa rimozione delle macerie davanti all’ingresso della cappella ha avuto la precedenza in quanto la volta a crociera risultava inzuppata d’acqua. E’ stata sollecitata pertanto la messa in sicurezza dell’ambiente e lo sgombero delle macerie sovrastanti la copertura che costituiscono un peso esagerato e quindi pericoloso per la sua stabilità.
Particolare impegno è stato dedicato alla sorveglianza della rimozione dei materiali antistanti l’ingresso alla cappella.
L’enorme quantità di macerie aveva, infatti, seppellito il piccolo ambiente voltato a crociera, decorato all’interno con importanti affreschi di scuola umbro-marchigiana dei secoli XV e XVI (alcuni assegnati dagli studi alla scuola di Paolo da Visso) e ritenuti tra i più significativi del territorio.

Nel corso del lavori sono stati, inoltre, recuperati numerosi frammenti dell’affresco della parete di fondo e della parete a sinistra. Questi, suddivisi in base alla superficie muraria di provenienza, sono stati collocati all’interno di due contenitori a base rettangolare in legno e cartone, e ricoverati in un deposito del monastero. Il recupero di questi frammenti consentirà, una volta avviato il restauro, la completa restituzione dei dipinti che attualmente presentano diverse parti mancanti.

Tratti in salvo dalle macerie anche un bassorilievo del sec. XVII con le insegne papali e alcuni beni storico artistici (reliquiari, ex voto, frammenti di un Cristo crocifisso in legno) in cattivo stato di conservazione. Rinvenuta anche – purtroppo gravemente danneggiati – una serie di volumi dei secoli XVII e XVIII, appartenenti all’antico archivio del monastero.

Una corposa selezione di materiale lapideo è stata sistemata in uno spazio adiacente all’edificio, questa dovrà essere reimpiegata nel futuro restauro dell’importante complesso architettonico.

Ultimo aggiornamento

23 Giugno 2020, 08:22