Sisma Centro Italia, Report 2018. Bonisoli: “MiBAC ha lavorato bene. Ora completare le attività emergenziali”
A due anni dal Terremoto che ha sconvolto il centro Italia si contano per oltre 22mila opere d’arte, 15mila libri e 5mila metri lineari di archivi i beni recuperati e messi in sicurezza.
Data:
24 Agosto 2018
A due anni dal Terremoto che ha sconvolto il centro Italia si contano per oltre 22mila opere d’arte, 15mila libri e 5mila metri lineari di archivi i beni recuperati e messi in sicurezza. Dopo essere stato salvato dalle macerie e dal rischio di nuovi crolli, questo immenso patrimonio è ora custodito nei depositi allestiti nelle quattro regioni colpite dal sisma ed è sottoposto a interventi di salvaguardia conservativa. Sono invece 1.600 gli edifici di interesse culturale messi in sicurezza nelle quattro regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro delle diverse professionalità del MiBAC e all’impegno dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, della Protezione Civile e dei volontari che lavorano ogni giorno in un territorio ferito per restituire ai cittadini quel patrimonio culturale che è seme e radice della loro identità.
“Nel giorno del secondo anniversario del sisma che ha sconvolto il centro Italia, il mio primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari.” Cosi commenta la ricorrenza il Ministro Alberto Bonisoli che, ricordando la sua visita di giugno scorso in Umbria ha proseguito: “Una delle mie prime visite ufficiali da ministro è stata proprio nelle zone così duramente colpite, per testimoniare la vicinanza del governo a chi è stato messo a dura prova. Per quanto di nostra competenza, in questi due anni, la macchina del recupero e della messa in sicurezza dei beni culturali ha lavorato tanto e bene. Buona parte dell’immenso patrimonio culturale e artistico è stata salvata. Per questo ringrazio i professionisti del MiBAC e tutti coloro che si sono adoperati in tal senso con abnegazione e impegno. Restituire alla popolazione un Crocifisso, davanti al quale in tanti hanno pregato, o un quadro o altri preziosi reperti, significa restituire la memoria alla comunità e parte della sua identità.
Come già annunciato durante la mia visita, a partire da oggi, sarà accelerata la fase di completamento delle residue attività emergenziali di competenza delle unità di coordinamento regionale Uccr MiBAC, con il conseguente trasferimento alle strutture ordinarie del Mibac competenti a sovrintendere alla fase di ricostruzione.”
Ultimo aggiornamento
16 Giugno 2020, 09:35