Presentazione del Piano straordinario di monitoraggio e conservazione dei beni culturali immobili
Il 27 giugno, presso la Sala Spadolini del Collegio Romano, ore 16.00 verrà presentato lo strumento di gestione del patrimonio e di prevenzione dei rischi; interviene, tra gli altri, Paolo Iannelli: Soprintendente Speciale per le aree colpite dal Sisma del 2016 e Soggetto Attuatore
Data:
27 Giugno 2022
Il 27 giugno, presso la Sala Spadolini del Collegio Romano, alle ore 16.00, verrà presentato il ‘Piano straordinario di monitoraggio e conservazione dei beni culturali immobili’.
Il Piano si inserisce nel più ampio contesto delle attività istituzionali del Ministero della Cultura – Direzione Generale per la Sicurezza del Patrimonio Culturale, finalizzate alla sicurezza dei beni culturali, per garantire una gestione fondata prioritariamente sulle effettive esigenze di salvaguardia rispetto ai molteplici fattori di rischio, sia naturali che antropici.
Il piano si pone due obiettivi fondamentali:
- attivare sistemi di monitoraggio integrati – sia a distanza che in situ – dei monumenti e dei siti maggiormente vulnerabili (es. torri, campanili, complessi monumentali, aree archeologiche) in relazione alle specifiche peculiarità strutturali e alle pericolosità ambientali del territorio di appartenenza;
- offrire ai proprietari e gestori del Patrimonio culturale immobile uno strumento di supporto alle decisioni e specificatamente un dashboard informatico, per la gestione dei dati e l’interoperabilità fra i sistemi informativi vigenti, che consenta la gestione efficace ed integrata dei diversi siti – in relazione sia ai contesti ordinari che di emergenza – e permetta, inoltre, di programmare gli interventi di conservazione/salvaguardia e di manutenzione preventiva, sulla base degli esiti del monitoraggio stesso.
Il Piano di monitoraggio offrirà una migliore comprensione del rischio a cui sono esposti i beni culturali, creando un’interconnessione tra i dati satellitari, che forniscono informazioni sulle aree più a rischio, e i dati di monitoraggio terrestre, ottenuti attraverso l’installazione di sensori che devono rilevare tutte le continue sollecitazioni a cui sono sottoposti i beni culturali.
Il Piano di monitoraggio metterà a sistema i dati derivanti da diversi sistemi informativi territoriali tra cui Carta del Rischio, attraverso il quale è stata sviluppata una metodologia per la valutazione del rischio del patrimonio culturale secondo i parametri di vulnerabilità dei beni e di pericolosità dei territori sui quali i beni stessi insistono, e SecurArt in cui sono raccolti tutti i dati relativi alle fasi di emergenza.
Sarà pertanto essenziale la creazione di un “cruscotto informatico” (piattaforma di gestione dati) per adeguare le strutture informatiche esistenti, acquisire le informazioni necessarie alla conoscenza del territorio, attraverso sistemi di interoperabilità, e garantire uno strumento di gestione per la conservazione dei beni culturali.
Il Piano rappresenterà pertanto un efficace esempio di utilizzo dei dati satellitari costituendo una delle possibili fasi attuative nell’ambito della Space Economy – Programma Nazionale Mirror Copernicus. In tal senso l’attuazione del Piano si porrà come indispensabile strumento per aggiornare ed integrare le informazioni già disponibili nei diversi sistemi informativi ministeriali, sia con i dati architettonici e strutturali peculiari del patrimonio culturale immobile indagato, sia con i parametri fisico-ambientali monitorati e aggiornati in continuo.
Presentazione-Piano-straordinario-di-monitoraggio-e-conservazione-dei-beni-culturali-immobili-programma-VerticaleNella Presentazione del Piano, cui parteciperanno tutti i membri del Gruppo di Lavoro istituto dalla DG Sicurezza del Patrimonio Culturale per l’elaborazione di tutte le fasi attuative di progetto – tra cui il Soprintendente Speciale per le aree colpite dal Sisma del 2016 e Soggetto Attuatore, Paolo Iannelli – si illustreranno le azioni fino ad oggi messe in campo anche attraverso la sottoscrizione di importanti protocolli di intesa con enti ed istituti di ricerca e con atenei universitari.
L’evento sarà fruibile in streaming sul canale Youtube del Ministero della Cultura.
Ultimo aggiornamento
27 Giugno 2022, 13:23