AMATRICE, FERRAZZA (RI), SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE “ICONA PASSATORA”

Messa in sicurezza e Piano interventi specifico per il recupero degli affreschi del Santuario di Santa Maria delle Grazie "Icona Passatora" a Ferrazza

Il Santuario di S. Maria delle Grazie (detto anche dell’”Icona Passatora”) è situato in un’area verde a poca distanza da Ferrazza, frazione di Amatrice (RI), ai piedi dei Monti della Laga.

Secondo la tradizione, già nel XIV secolo esisteva un’edicola affrescata con l’immagine della Vergine detta la “Madonna di Cannolicchio”, dalla denominazione della contrada. L’edicola era collocata in un luogo di passaggio di pastori e viandanti, motivo per cui divenne nota con il nome di “Cona Passatora”. Intorno al 1480 l’edicola venne incorporata in un piccolo santuario, del quale sono riconoscibili alcune tracce dalla variazione della tessitura muraria. A partire dal 1490 le pareti interne furono interamente affrescate da vari artisti locali, tra cui il Maestro di Configno e Dionisio Cappelli. Dopo il 1571, l’edificio venne ampliato e la facciata in pietra arenaria traslata nell’attuale posizione; vennero infine costruiti i due altari laterali, dedicati alla Madonna del Rosario e alla Natività.

Originariamente la chiesa era annessa all’Abbazia di San Lorenzo a Trione e sorgeva su terreni di proprietà di San Giovanni in Laterano. Il 2 febbraio 1843, dopo aver riformato le proprie regole, venne ufficialmente riconosciuta dal re delle Due Sicilie Ferdinando II e nel 1861 si rinominò in Congrega di Santa Maria delle Grazie di Cona Passatora. I beni furono poi incamerati nel 1898 e ne fu data l’amministrazione alla Congregazione di Carità di Amatrice.

Santuario di Santa Maria delle Grazie o Icona Passatora, esterno - Amatrice
Santuario di Santa Maria delle Grazie o “Icona Passatora”, Amatrice, località Ferrazza – Per gentile concessione della Diocesi di Rieti; foto di A. Carloni.

La fabbrica presenta forme semplici. La facciata è suddivisa orizzontalmente da una fascia marcapiano, che costituisce la linea di separazione fra la parte inferiore in pietra locale e la parte superiore intonacata con cantonali in pietra. Il portale, incorniciato da stipiti in pietra, è affiancato da due finestre. La parte superiore è articolata da tre oculi, che sono l’unica fonte di illuminazione per l’interno. La copertura è a capanna e presenta un campanile a vela con due campane.

L’interno della chiesa presenta navata unica con capriate lignee a vista. La caratteristica principale è senza dubbio il ricco apparato decorativo realizzato ad affresco, che ricopre interamente le pareti. Gli affreschi, recanti dettagliate narrazioni evangeliche e raffigurazioni della Madonna, sono stati realizzati da vari autori, a più riprese, in un lasso temporale compreso tra il 1490 e il primo decennio del 1500.

SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE _ICONA PASSATORA_Interno foto A
Interno della chiesa dell’Icona Passatora con il ciclo affrescato – Per gentile concessione della Diocesi di Rieti, foto di A.Carloni

Nell’abside centrale, decorata con affreschi del maestro Dionisio Cappelli, si colloca l’edicola in pietra indorata e dipinta, che custodisce il dipinto di XIV secolo, a cui la tradizione assegna l’origine del luogo di culto.

Al corpo principale della chiesa si addossano sul lato ovest una sala rettangolare con copertura lignea ad una falda e una sagrestia in corrispondenza del presbiterio. Sul medesimo lato, accostato alla sala, è presente anche un cortile circondato su tre lati da un muro con paramento in pietra sommariamente sbozzata.

In epoca recente, la chiesa è stata oggetto di diversi lavori di restauro, ristrutturazione e consolidamento. Tra questi si segnala un intervento del 1956 della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, con cui è stato eliminato il piano primo del corpo ovest e abbassata la copertura della sacrestia in continuità con il tetto dell’aula, con opere interne di risistemazione. Nell’aula sono stati rimossi due altari laterali e la cantoria, con la conseguente chiusura del varco di collegamento al primo piano con la sacrestia.

Negli anni ’80 la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Lazio si occupò dei lavori di consolidamento e deumidificazione. Il progetto di adeguamento antisismico, redatto dall’ing. Gallo Curcio, prevedeva una serie di lavorazioni, alcune effettivamente riscontrate nel fabbricato (barre disposte a quiconce in corrispondenza dei cantonali della facciata), mentre altre sono da verificare a seguito di indagini (iniezioni a base di legante cementizio e/o resine epossidiche).

Nel 1986-88 sono stati effettuati lavori di revisione delle coperture e altri interventi di consolidamento delle murature mediante iniezioni armate.

Per quanto concerne le superfici decorate, si ha notizia degli interventi di restauro e di rinvenimento sotto scialbo degli affreschi in diverse occasioni di intervento.

I danni del sisma del 2016

A seguito del sisma del 24 agosto 2016, la chiesa ha subito danni sia all’interno che all’esterno. Numerosi sopralluoghi del personale tecnico MiC hanno riscontrato principalmente il dissesto della volta a crociera dell’abside, un principio di ribaltamento su cantonali e facciata, dissesto delle coperture e lesioni diffuse sulle murature.

Nel dettaglio i rilievi in situ, hanno consentito di constatare che:

  • con riferimento alle facciate si è in presenza di meccanismi di ribaltamento e di meccanismi nel piano della facciata;
  • con riferimento all’aula si rilevano meccanismi di taglio nelle pareti laterali;
  • con riferimento alle coperture costituite dalle capriate lignee, i rilievi non hanno mostrato particolari criticità sebbene gli arcarecci presenti per effetto delle azioni sismiche hanno causato martellamento alle pareti terminali di appoggio;
  • con riferimento al corpo annesso, si è in presenza di interazioni ed irregolarità planoaltimetriche che hanno causato rotture locali.

Inoltre, l’immobile risulta essere interessato da un quadro fessurativo diffuso che interessa indistintamente elementi principali e secondari. Si è in presenza di distacchi tra gli elementi ortogonali, di cinematismi di ribaltamento, di crisi a taglio diagonale e scorrimento, di cinematismi di pressoflessione del piano, di martellamento tra corpo chiesa e pareti del cortile.

Si rileva altresì un cedimento della volta in corrispondenza dell’abside; area caratterizzata tra l’altro dalla maggior caduta delle decorazioni affrescate: in special modo nella lunetta della parete sinistra (Crocifissione) e in quella sul lato opposto a destra (Adorazione dei Magi).

In alcuni punti della chiesa sono altresì presenti pareti interessate da fenomeni di degrado con efflorescenze saline per umidità di risalita capillare.

Con riferimento alle fondazioni, sebbene non sia stato possibile eseguire saggi conoscitivi, si presume, per analogia con altre costruzioni simili, che queste, realizzate in muratura di mattoni pieni o in pietra locale, siano in buone condizioni statiche. Al momento non sono stati rilevati cedimenti o abbassamenti delle murature principali sia dei muri interni che di quelli perimetrali.

In merito ai danni sugli affreschi, va ricordato che tali opere, da un punto di vista della tecnica esecutiva, possono considerarsi più “dipinti a calce”, e pertanto presentano problemi di decoesione e distacco tipici della tecnica.

L’intervento di messa in sicurezza

All’indomani del sisma del 2016 la chiesa è stata messa in sicurezza con opere provvisionali in legno e tubo-giunto. L’intervento è consistito nel completamento delle opere di cerchiatura e di puntellamento esterno, nella predisposizione di ponteggi sui lati esterni della chiesa a contrasto delle murature esistenti, nella sbadacchiatura del campanile a vela con smontaggio delle campane e nella realizzazione di una copertura provvisoria a protezione delle creste murarie.

Santuario Santa Maria delle Grazie Icona Passatora - Messa in sicurezza esterno
Santuario Santa Maria delle Grazie Icona Passatora – Intervento di messa in sicurezza con struttura in legno e tubo giunto

All’interno dell’edificio sono stati realizzati ponteggi a contrasto. Riguardo alle decorazioni pittoriche, nel corso delle missioni di recupero dei Beni sono stati eseguiti interventi di fissaggio mediante velinature (iniziati già nell’ottobre 2016); ne sono seguiti molti altri fino alla quasi totale velinatura dell’intera superficie.

Santuario Santa Maria delle Grazie Icona Passatora - Volta a Crociera ante sisma
Volta a crociera dell’abside – stato ante sisma
Santuario Santa Maria delle Grazie Icona Passatora - Parete sinistra ante sisma
Affreschi sulla parete sinistra – stato ante sisma
Santuario Santa Maria delle Grazie Icona Passatora - Volta a Crociera post sisma
Stato post sisma – Interventi di messa in sicurezza
Santuario Santa Maria delle Grazie Icona Passatora - Parete sinistra post sisma
Stato post sisma – Interventi di messa in sicurezza

Inoltre, l’attenta raccolta delle macerie ha consentito il recupero di elementi di tipo A da riutilizzare. L’altare con le quattro porzioni di colonne e i capitelli sono tutt’ora custoditi presso il deposito di Cittaducale, mentre le cassette con i frammenti da ricomporre e ricollocare, e la mensa e l’altare sono in situ.

Nel 2019 si è provveduto a sormontare la copertura con una struttura in tubo-giunto e sovrastante tettoia fissa, in modo da evitare eventuali scoperchiamenti.

Il progetto di recupero

Assicurata la condizione di sicurezza del bene, è iniziata la fase di progettazione a cura del gruppo afferente la SABAP per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.

In questo contesto è stato redatto un piano degli interventi specifico per il recupero degli affreschi, che si baserà su lavori di altissima specializzazione tra cui:

  • mappatura e indagini stratigrafiche;
  • operazione di pulitura da materiali incoerenti con rimozione di sostanze sovraemesse;
  • ristabilimento della coesione degli intonaci e integrazione delle lacune.

Ultimo aggiornamento

17 Luglio 2024, 11:49