Un approccio culturale sempre più diffuso tende a una gestione partecipata del patrimonio culturale, coerente con i principi e i valori della Convenzione di Faro. In questa prospettiva, il progetto “Dal restauro al recupero dell’identità culturale” – promosso dal Comune di Amatrice e dall’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice con la collaborazione dell’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e dei restauratori Studio TRe di Tiziana Conti e Tommaso Sensini di Arezzo e Stefania Zucconi di Amatrice – è rivolto alle scuole di primo e secondo grado.

Il progetto, fortemente voluto dai tecnici della Direzione Lavori nell’orbita di una progressiva rinascita culturale del territorio, sarà seguito da un gruppo di studenti della terza classe del Liceo nell’ambito del programma di alternanza scuola/lavoro.

Nell’arco dei diversi appuntamenti, i ragazzi seguiranno tutte le diverse fasi di un intervento di restauro, partendo dallo studio preliminare, le analisi diagnostiche, gli interventi conservativi ed estetici fino a partecipare alla fase della comunicazione e organizzazione dell’evento finale per restituire alla pubblica fruizione il dipinto.

L’opera scelta è la Crocifissione tra Santi francescani (sec. XVII) di Giulio Cesare Bedeschini il cui restauro – insieme ad altri dipinti del lotto “Opere d’arte e arredi conservati nei depositi della provincia di Rieti – Dipinti su tela” avviato nel luglio scorso – è stato finanziato grazie allo strumento dell’Art Bonus per il terremoto attivato attraverso l’USS-Sisma 2016.

Recuperata dai Vigili del Fuoco dal museo civico “Cola Filotesio” di Amatrice e oggi esposta nel museo di Amatrice “Floriana Svizzeretto“, l’opera proviene da uno degli edifici più rappresentativi di Amatrice, la Chiesa di San Francesco.

FINANZIATO

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OPERE D’ARTE E ARREDI: DIPINTI SU TELA

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DEPOSITI DELLA PROVINCIA DI RIETI

ESPLORA

Il progetto ripercorre alcuni temi chiave volti alla sensibilizzazione del giovane pubblico alla fragilità del patrimonio culturale e alla sua tutela:

• Ricostruire il contesto
• Comunicare l’opera
• Vivere l’opera e “partecipare”
• Analizzare il valore sociale del restauro/recupero dopo una catastrofe

Il cantiere di restauro può essere concepito così come luogo di trasformazione, strumento attivo di cultura, occasione di coinvolgimento della comunità.

I dettagli del programma completo.