Restauro delle statue policrome provenienti da Accumoli e Amatrice nella sezione Art Bonus per il Terremoto: le novità
Alcuni risultati del restauro ottenuti grazie allo strumento dell'Art Bonus, a testimonianza del lavoro di recupero capillare che è in corso sul patrimonio mobile del reatino
Data:
26 Agosto 2022
Le sculture lignee che costituiscono questo gruppo provengono dal reatino, precisamente dai comuni di Accumoli e Amatrice. Il loro territorio di provenienza non costituisce zona periferica dal punto di vista artistico, ma intenso punto d’incontro di tendenze stilistiche diverse, accomunato da importazioni e autoctone rielaborazioni.
Riportiamo alcuni risultati del restauro, a testimonianza del lavoro di recupero capillare che è in corso sul patrimonio mobile di questi territori.
Il Crocifisso policromo, sec. XV, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Torre – Villa San Cipriano (Amatrice) era pesantemente ridipinto. Lo spesso strato di ridipintura alterava completamente i tratti originali del viso, modificando la forma degli occhi e le sopracciglia. Il naso era stato in parte ricostruito in occasione di un precedente intervento. Il restauro ha portato alla luce l’originale policromia.
Per la statua di Sant’Antonio da Padova, sec. XVIII, proveniente dalla Chiesa di Sant’Agata di Grisciano (Accumoli), il restauro ha messo in luce l’uso di diversi materiali, è appunto un‘opera che si può definire polimaterica in quanto gli incarnati sono dipinti ad olio su supporto in cartapesta, le vesti in tela di canapa gessata anch’esse dipinte a olio, mentre il libro è in legno, il cordone in corda di canapa gessata e dipinta e l’aureola di S. Antonio è in ottone.
Le indagini radiografiche hanno consentito di conoscere la struttura di sostegno interna e di verificare in che modo supporta il modellato del panneggio, e come sia ancorato a S. Antonio il gruppo del bambino con il libro. Si è evidenziato che la struttura portante è costituita da una semplice asse di legno a cui sono fissati tramite chiodi metallici altri elementi lignei per le spalle e le braccia. Il volume su cui è stata modellata la veste è creato da stoppa e paglia.
Infine, le due sculture gemelle Sant’Antonio da Padova e San Francesco d’Assisi, sec. XVII, provenienti dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie – Varoni (Amatrice), presentano identiche caratteristiche, ascrivibili alle medesime tecniche esecutive, e analoghi fenomeni di degrado. La mancata stagionatura del legno del supporto può essere considerata la causa delle ampie fessurazioni che corrono longitudinalmente in entrambe le statue, determinando anche il formarsi di schegge e sollevamenti di notevoli dimensioni.
Il paziente lavoro di restauro ha permesso un equilibrato recupero delle opere, testimonianza della tradizione votiva locale.
Il progetto rientra tra gli interventi programmati con il sostegno dei fondi raccolti attraverso Art Bonus per il Terremoto.
Per il dettaglio consultare la pagina predisposta dall’Ufficio del Soprintendente Speciale Sisma 2016.
Ultimo aggiornamento
26 Agosto 2022, 12:19