Marche: 51 opere d’arte in restauro grazie ad un fondo di 200mila euro; due mostre in calendario terminati i lavori

Restaurate grazie ad un fondo di 200mila euro (coperto in parti uguali dalla Fondazione Pio Sodalizio dei Piceni e dall’Anci Marche – frutto di una convenzione stipulata in accordo con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche), presto cinquantuno opere d’arte marchigiane torneranno presso i loro luoghi d’origine: tra i beni interessati tele, sculture e tavole che vanno dal ‘400 al ‘700 di proprietà di 17 enti tra pubblici ed ecclesiastici .

Data:
19 Marzo 2019

Marche: 51 opere d’arte in restauro grazie ad un fondo di 200mila euro; due mostre in calendario terminati i lavori

Restaurate grazie ad un fondo di 200mila euro (coperto in parti uguali dalla Fondazione Pio Sodalizio dei Piceni e dall’Anci Marche – frutto di una convenzione stipulata in accordo con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche), presto cinquantuno opere d’arte marchigiane torneranno presso i loro luoghi d’origine: tra i beni interessati tele, sculture e tavole che vanno dal ‘400 al ‘700 di proprietà di 17 enti tra pubblici ed ecclesiastici .

Come spiegato dal segretario generale del Pio Sodalizio dei Piceni Alfredo Lorenzoni e dal Anci Marche Maurizio Mangialardi, il completamento degli interventi sarà ultimato entro la fine di maggio e al termine le opere diverranno il soggetto di due mostre dedicate, rispettivamente l’una presso il Palazzo del Duca di Senigallia da ottobre 2019 a marzo 2020 e l’altra nei Musei di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni a Roma da aprile a giugno 2020.

Musei San Salvatore in Lauro
Fonte foto www.museidisansalvatoreinlauro.it

La qualità dei beni restaurati è discontinua” – spiega lo storico dell’arte e curatore delle mostre Stefano Papetti – “perché accanto a veri capolavori figurano opere il cui valore artistico è superato da quello devozionale, ma che servono ad individuare il tessuto connettivo in cui si muovevano gli artisti che operarono nel territorio marchigiano, e che le due iniziative contribuiranno a far conoscere. Il restauro di ogni opera è stato inoltre preceduto da sofisticate analisi diagnostiche da parte dell’Università di Camerino i cui risultati verranno riassunti in schede pubblicate sul catalogo delle esposizioni che sarà presentato nella cerimonia di riconsegna dei beni“.

Del gruppo di opere interessate fanno parte, tra gli altri, otto dipinti su tavola delle ‘Scene della vita di Santa Lucia’ di Jacobello del Fiore (provenienti dalla Pinacoteca Civica di Fermo), la splendida ‘Madonna orante il bambino e angeli musicanti’ di Vittore Crivelli (della Pinacoteca Civica di Sarnano) e tre opere di Cola dell’Amatrice arrivate da Ascoli Piceno.

I reperti restaurati che invece non potranno ancora essere ricollocati nei luoghi d’origine, verranno conservati negli otto depositi che li hanno ospitati dal dopo sisma e che verranno aperti al pubblico.

Fonte ANSA

Ultimo aggiornamento

22 Giugno 2020, 10:58