Il Soprintendente Cenci illustra le attività dell’Ufficio sulle pagine del Giornale dell’Arte

Le domande di Stefano Miliani al Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 del Ministero della Cultura

Data:
19 Novembre 2024

Il Soprintendente Cenci illustra le attività dell’Ufficio sulle pagine del Giornale dell’Arte

Pubblicata sul Giornale dell’Arte un’intervista al Soprintendente Speciale Sisma 2016 del MiC, Claudia Cenci. Nello scambio di battute con il giornalista, il Soprintendente – ricordando quando nel gennaio 2017 in servizio con le squadre di emergenza del MiC nella zona di Ascoli Piceno ebbe modo di tastare con mano l’effetto devastante del sisma sulle comunità – ha sottolineato come i beni restaurati con i progetti portati avanti dall’ufficio da lei diretto possiedano, oltre che un valore storico-artistico e culturale, una indubbia validità identitaria e devozionale per le comunità locali, simboleggiando le loro radici, le loro tradizioni e la loro cultura nel senso più ampio.

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La Terracotta Madonna Lactans proveniente dalla Chiesa di S. Agata, riconsegnata e in mostra a Rieti, presso il Palazzo Vescovile

Alla domanda su quali siano gli interventi più significativi che prossimamente verranno conclusi e riconsegnati, la dott.ssa Cenci ha illustrato diversi progetti Art Bonus su cui l’ufficio è attualmente al lavoro: “Sono conclusi i lavori su alcune sculture in terracotta della zona di Accumoli (RI) e su materiali archivistici della zona di Amatrice (RI)” – spiega – “Come ufficio e stazione appaltante ora seguiamo direttamente 18 cantieri di edifici di culto. La Soprintendenza speciale per le aree del sisma 2016 e le Soprintendenze territoriali seguono i cantieri gestiti dalle Diocesi per gli aspetti di tutela. Abbiamo lavori in corso in Santa Chiara a Sarnano (MC), in Santa Caterina a San Severino Marche (MC), in San Francesco a Monteleone di Spoleto (PG), in Santa Lucia a Rieti, mentre per altri cantieri siamo in attesa dell’aggiudicazione della gara di appalto, ad esempio per quello di Santa Maria di Costantinopoli a Cerreto di Spoleto e per quello di San Filippo a Ripatransone (AA). Senza dimenticare il grande lavoro effettuato insieme alla Soprintendenza di Rieti sulla Torre Civica di Amatrice (RI), simbolo di resistenza oltre che restituzione alla memoria, come luogo comunitario.

Terrecotte Deposito Cittaducale - Madonna Lactans, Chiesa di S

ART BONUS


OPERE IN
TERRACOTTA


ACCUMOLI (RI)

ARCHIVI STORICI DI ACCUMOLI E AMATRICE - Fotografie recuperate

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ARCHIVI STORICI


ACCUMOLI (RI)
AMATRICE (RI)

Chiesa di San Salvatore in Campi - Iconostasi

ART BONUS


ICONOSTASI


CHIESA DI SAN SALVATORE, CAMPI (PG)

Alla puntuale domanda su come intervenire nelle chiese di borghi spopolati o semidistrutti, il Soprintendente ha voluto precisare che anche se non molto popolati, vi sono borghi da un indubbio valore non solo culturale e che restituirli vuol dire restituire loro un’identità religiosa e sociale. L’intervista si chiude con una nota di ottimismo, data la concomitante immissione in ruolo da un recente concorso del MiC di funzionari tecnici (architetti, storici dell’arte, archeologi), che vanno a supportare gli uffici del territorio, da tempo aggravati da carenze di personale.

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Torre Civica di Amatrice ricostruita
Foto – Cingoli

L’intervista completa su Giornale dell’Arte.

Ultimo aggiornamento

19 Novembre 2024, 15:18