Come da aspettative e programma, proseguono gli aggiornamenti sui lavori da parte del Deposito di Santo Chiodo di Spoleto, dove sono ricoverate le opere umbre colpite dal Sisma del 2016 che ha coinvolto le regioni di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria.

Nell'”appuntamento social di oggi” (social per via dei mezzi utilizzato dalla struttura per tenere informata la cittadinanza), il Deposito ci informa dei lavori compiuti a seguito della ricomposizione della parte in pietra dell’Iconostasi di San Salvatore a Campi di Norcia.

Un nuovo cantiere sta inventariando e ricollocando la parte frammentaria degli affreschi della navata di sinistra, portando alla luce alcune interessanti scoperte.

L’antica Chiesa di San Salvatore sorge sull’area dell’antico centro di Campi, in una zona pianeggiante, su un piazzale ai margini della viabilità antica e moderna, addossata al cimitero del paese.

La struttura era costituita da due navate affiancate, caratteristica frequente in Valnerina.

COMPLETATO

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ICONOSTASI

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CHIESA DI SAN SALVATORE, CAMPI (PG)

ESPLORA

La navata sinistra ospitava la ricca iconostasi in pietra, realizzata, come da iscrizione, nel 1463. L’iconostasi, composta da tre archi poggianti su due colonne ottagonali, è arricchita da capitelli a foglie d’acanto.

Molti sono i danni subiti dall’edificio nei terremoti del 2016. Il lunghissimo lavoro di scavo, selezione delle macerie e catalogazione dei materiali recuperati, e il contributo economico ottenuto grazie ad Art Bonus per il Terremoto (su progetto dell’USS-Sisma 2016), hanno permesso il recupero totale della parte in pietra dell’iconostasi.

I lavori sui frammenti affrescati sono portati avanti dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro in collaborazione con la Soprintendenza dell’Umbria.

Dettagli sulla Chiesa e sul progetto Art Bonus di recupero e restauro dell’Iconostasi sono disponibili sulla apposita pagina predisposta da questo Ufficio.

Fonte Facebook