Aggiornamenti sempre nuovi e puntuali sulle pagine social del Deposito di Santo Chiodo di Spoleto. In questi giorni la struttura dove sono state ricoverate molte delle opere rimaste danneggiate – o “orfane” di collocazione – a seguito del Sisma del Centro Italia del 2016, ci fa sapere la condizione di un prezioso Crocifisso in legno policromo, riferibile alla seconda metà del ‘600.

Noto per la sua fisicità esile e sinuosa e dai caratteri che possono racchiuderlo in una produzione scultorea locale, l’opera è stata già ricollocato nell’edificio di provenienza: la Chiesa di Santa Maria Assunta a Vallo di Nera, dove è posto nella zona absidale, in una nicchia lignea raffigurante i Dolenti.

L’opera, eseguita in legno di pioppo, è cava all’interno e presenta una tamponatura sagomata sul retro.

Le braccia, la testa e la parte finale delle gambe costituiscono elementi scolpiti a parte ed ancorati mediante chiodi.

La pellicola pittorica è sottile e limitata a colori semplici, atti a far risaltare la profusione di sangue, caratteristica del periodo di esecuzione.

L’aureola è in legno ed è arricchita da cartoncini, al fine di donare una forma stellata.

L’opera presentava un allentamento delle giunzioni inchiodate, cadute di preparazione e pellicola pittorica, e numerose ridipinture, soprattutto a livello del perizoma.

ART BONUS
PER IL TERREMOTO

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GESÙ CROCIFISSO

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SCULTURE LIGNEE
DELLA VALNERINA

ESPLORA

Il primo intervento eseguito ha riguardato lo smontaggio del Cristo dalla croce e il suo consolidamento, mediante adesivo vinilico di tutte le parti costitutive dell’opera. Successivamente, sono stati fissati gli strati preparatori instabili ed applicati prodotti per eliminare gli attacchi microbiologici.

Il lungo lavoro di pulitura ha premesso di eliminare macchie e strati protettivi anneriti. Le stuccature sono state eseguite con gesso e colla di coniglio e le reintegrazioni ad acquerello. La vernice protettiva finale è stata applicata tramite nebulizzazione.

Prima e dopo le operazioni di restauro
Foto di Sandro Bellu e Mario D’Arrigo

La scultura è stata restaurata nel 2021 dalla CBC Conservazione Beni Culturali e la direzione dei lavori è stata del Dott. Giovanni Luca Delogu, per la Soprintendenza dell’Umbria .

Dettagli sulla Chiesa e sul progetto Art Bonus di recupero e restauro delle opere scultoree della Vanerina sono disponibili sulla apposita pagina predisposta da questo Ufficio.