Le opere provengono dalla parte sud-est dell’Umbria, dai comuni di Preci, Norcia, S. Anatolia di Narco e Cascia: zona caratterizzata dall’insediamento di numerosi piccoli centri, a cui corrisponde una domanda di simboli culturali e artistici legata ad ogni singola comunità
Si parlerà dell’attività di tutela e salvaguardia svolta nel corso del 2020-21 che ha permesso di salvare importanti fondi archivistici statali, come gli quelli degli ex Uffici del registro di Norcia e Cascia
Sono diverse le iniziative che la Regione Umbria ha organizzato in occasione del secondo anniversario del terremoto dell’ottobre 2016 che colpì Norcia e la Valnerina; in programma eventi a Cascia, Preci, Norcia ed in altri comuni del “cratere”, per confrontarsi – spiega la Regione attraverso una nota – sui diversi aspetti legati soprattutto al tema della ricostruzione, ad iniziare dalla stessa recente legge regionale in materia, approvata dall’Assemblea legislativa, che sarà oggetto di incontri e confronti.
MiBACT, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno posto in sicurezza 86 opere recuperate lo scorso fine settimana da alcune chiese dell’Umbria colpite dal sisma.
Le squadre di rilevamento danni del MiBACT – insieme ai Vigili del Fuoco e con la collaborazione del personale della Protezione Civile e dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale – hanno recuperato in questi giorni 185 opere conservate in chiese dell’Umbria situate nelle aree colpite dal sisma.
Il MiBACT, tramite le squadre dei tecnici formate dai Segretariati regionali di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che stanno operando sulla base delle linee di intervento stabilite dalla direttiva del Ministro del 23 aprile 2015, ha avviato le attività sul campo del primo rilevamento dei danni al patrimonio culturale provocati dal sisma del 24 agosto 2016.