CAPODACQUA – ARQUATA DEL TRONTO (AP), CHIESA ORATORIO DELLA MADONNA DEL SOLE – INTERVENTO DI RESTAURO E MIGLIORAMENTO SISMICO

Il progetto è organizzato in due lotti: il restauro della chiesa e la ricostruzione e il restauro del campanile e del corpo della sacrestia

L’Oratorio della Madonna del Sole, nella frazione di Capodacqua di Arquata del Tronto, è un edificio religioso a pianta ottagonale risalente alla seconda metà del XVI secolo, opera attribuita a Nicola Filotesio, noto come Cola d’Amatrice (1489 – 1559), architetto, pittore e sculture originario del territorio.

L’edificio, a pianta ottagonale, presenta un bellissimo campanile a vela con due campane. Una di esse, la più grande, testimonia incisa la data del completamento dei lavori del 1558. La costruzione del tempietto risale al 1528, nel luogo dove sorgeva già dal 1523 l’Edicola della Madonna del Sole, presso un trivio di strade dove, secondo la tradizione, avvenivano rituali in onore del sole. Nel tempo, il culto del sole venne sostituito con quello per la Vergine, e Capodacqua divenne così luogo di culto e devozione. La scelta della tipologia di pianta non è casuale, poiché l’ottagono ha avuto fin da sempre un chiaro valore escatologico di resurrezione, simbolo della venuta di Cristo e della vita eterna, avvenuta appunto nell’ottavo giorno. L’ottagono rappresenta inoltre la figura geometrica di raccordo tra il quadrato – la Terra – e il cerchio – il Cielo – e raffigura, per il culto mariano, la salvezza che la Madonna, attraverso suo figlio Gesù, assicura ai devoti.

CAPODACQUA - ARQUATA DEL TRONTO (AP), CHIESA ORATORIO DELLA MADONNA DEL SOLE - INTERVENTO DI RESTAURO E MIGLIORAMENTO SISMICO - Campanile
Campanile a vela con due campane
CAPODACQUA - ARQUATA DEL TRONTO (AP), CHIESA ORATORIO DELLA MADONNA DEL SOLE - INTERVENTO DI RESTAURO E MIGLIORAMENTO SISMICO - Esterno 1
Oratorio della Madonna del Sole

L’esterno dell’edificio si presenta caratterizzato da una ripartizione a bugnatura in pietra a marcatura dei due portali delle facciate principali, mentre l’alzato è ripartito in due ordini da una importante cornice, soluzione spesso impiegata in altri luoghi della zona appenninica dell’Italia Centrale.

CAPODACQUA - ARQUATA DEL TRONTO (AP), CHIESA ORATORIO DELLA MADONNA DEL SOLE - INTERVENTO DI RESTAURO E MIGLIORAMENTO SISMICO - Esterno Fig. 3
Portale d’ingresso, retro
CAPODACQUA - ARQUATA DEL TRONTO (AP), CHIESA ORATORIO DELLA MADONNA DEL SOLE - INTERVENTO DI RESTAURO E MIGLIORAMENTO SISMICO - Esterno Fig. 4
Portale d’ingresso, fronte

I portali sono inoltre ornati da una cornice modanata e arricchiti uno da una lunetta sovrastante affrescata con la Vergine, mentre l’altro da un oculo/rosone con cornice modanata; entrambi presentano una lapide posta sopra l’archivolto: il primo un’iscrizione che invoca la protezione di Maria e l’altro le stilizzazioni del Sole e della Luna. Tali elementi decorativi evocano le origini dell’edificio e l’appartenenza ad una cosmologia sacra. La decorazione esterna è inoltre arricchita da formelle di pietra concia locale.

Oratorio della Madonna del Sole - Lunetta
Lunetta affrescata e lapide

Oratorio della Madonna del Sole - Lapide sole e Luna
Decorazione Sole e Luna
Oratorio della Madonna del Sole - Lapide Maria
Dettaglio formelle in pietra

L’interno della chiesa conserva al suo interno un pregevole ciclo di affreschi della metà del Cinquecento dedicati alla Vergine, di indubbio fascino e sapore popolare, tra i quali si evidenzia l’affresco dedicato alla Madonna del Sole (1523), ubicato sull’altare e attribuito a un discepolo di Carlo Crivelli.

Oratorio della Madonna del Sole - Interno 01
Oratorio della Madonna del Sole - Interno 02
Oratorio della Madonna del Sole - Interno 03

Oratorio della Madonna del Sole - Affresco Madonna del sole
Affresco della Madonna del Sole

Di fronte, si trova l’affresco con l’Assunzione della Beata Vergine, un’opera scenograficamente complessa e riferibile alla cultura tardo rinascimentale.

Oratorio della Madonna del Sole - Affresco Assunzione
Affresco Assunzione della Beata Vergine

Sopra l’altare maggiore un quadro di un autore ignoto, la “Madonna tra le nuvole“, copre l’affresco della Madonna del Sole e racconta di episodi della tradizione locale. In passato erano frequenti le liti tra Norcia e la comunità di Capodacqua per il possesso dei ricchi pascoli e dei boschi di Forca Canapine. Durante uno di questi incidenti la tensione era arrivata a tal punto che sembrava inevitabile il ricorso alle armi; per evitare scontri sanguinosi i contendenti si accordarono per interrompere lo scontro nel momento in cui ci sarebbe stato il primo caduto. All’improvviso una fitta nebbia impedì il proseguimento dello scontro.

Dipinto su tela Madonna tra le nuvole

I DANNI DEL SISMA 2016

Il terremoto del 24 agosto 2016 ha prodotto sulle strutture murarie della chiesa un quadro fessurativo di media/grave entità; con la scossa del 30 di ottobre sono crollati il campanile e il piccolo volume della sagrestia posto al di sotto del campanile, parte della muratura in prossimità dell’ingresso, si sono attivati quadri fessurativi su tutte le murature, molte parti delle superfici decorate interne sono cadute.

Oratorio della Madonna del Sole -danni interno
Danni interni
Oratorio della Madonna del Sole -danni esterni
Danni esterni

La tempestiva messa in sicurezza messa in atto dal MiC attraverso l’UCCR Marche con il supporto dei Vigili del Fuoco, ha contribuito a tenere in piedi e a non perdere definitivamente la struttura architettonica ed il ciclo di affreschi che impreziosisce la superficie interna.

Oratorio Madonna del Sole, Capodacqua di Arquata del Tronto_IMG_7061_Rimozione macerie_Foto Paola Candiani, maggio 2017 © FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano
Operazioni di rimozione macerie
Fonte foto FAI

La chiesa è stata infatti messa in sicurezza attraverso attività di puntellamento delle strutture; questa fase ha previsto la realizzazione di un ponteggio-puntello metallico, realizzato nell’aula interna con funzioni di sostegno della volta e di contenimento e protezione delle superfici decorate; la struttura muraria, con numerosi episodi di crolli, distacchi e lesioni, è stata confinata e rilegata attraverso l’uso di tirantature metalliche che cerchiano il perimetro ottagonale della chiesa; le parti murarie crollate sono state ricomposte con sbadacchiature in legno, nelle lacune più grandi le sbadacchiature sono state realizzate a  “riempiere”.

Oratorio Madonna del Sole, Capodacqua di Arquata del Tronto_IMG_5514_Foto © FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, 2017
Operazioni di messa in sicurezza
Fonte foto FAI
Oratorio-Madonna-del-Sole-Capodacqua-di-Arquata-del-Tronto_PA292327_Foto-Maria-Galli-2020-©-FAI-Fondo-per-lAmbiente-Italiano-scaled.jpg
Panoramica di Capodacqua post sisma
Fonte foto FAI

Nella facciata principale, la cornice modanata è crollata quasi interamente; fortemente deteriorata è anche la cornice del rosone soprastante. Il secondo portale si presenta in uno stato di conservazione migliore ma l’affresco in lunetta si presenta molto rovinato.

IL PROGETTO DI RECUPERO

L’intervento di restauro e miglioramento sismico proposto si pone come obiettivo una ricostruzione del bene comprensiva degli elementi architettonici presenti nella sua configurazione originaria e specificamente del campanile a vela, già svettante nella parte posteriore e poi crollato sopra la sacrestia a seguito delle scosse sismiche del 24 agosto e del 26-30 ottobre 2016. Il recupero prevede l’analisi e il reimpiego delle macerie di tipo A e B, provenienti dai crolli murari e accatastate su bancali all’interno della tettoia progettata dalla Soprintendenza, secondo la direttiva messa a punto dalla DG ABAP – MiC nel 2016, in seguito agli eventi sismici occorsi: questi elementi recuperati, secondo le direttive MiC, sono stati sistemati in modo ordinato e protetto al di sotto di una tettoia appositamente costruita, posta nelle vicinanze della chiesa.

La direttiva dedicata alle Procedure di rimozione e recupero delle macerie di beni tutelati e di edilizia storica prevede un puntuale recupero e suddivisione dei resti e dei frammenti delle murature, secondo criteri selettivi tali da permetterne l’individuazione, la localizzazione, il corretto stoccaggio, la conservazione e l’auspicabile riutilizzo.

L’intervento prevede inoltre operazioni di restauro atte a garantire la conservazione degli importanti affreschi, databili al XVI secolo, rimasti in opera al suo interno.

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Messa in sicurezza struttura e affreschi
Fonte foto FAI
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Messa in sicurezza struttura e affreschi
Fonte foto FAI

Il progetto è organizzato in due lotti: il restauro della chiesa, che prevede tutti i lavori di restauro e consolidamento necessari al recupero del corpo della chiesa, nelle sue parti strutturali, architettoniche e decorative, è stato sostenuto da Art Bonus e dal cofinanziamento statale MiC. La restante parte dell’intervento, comprendente la ricostruzione ed il restauro del campanile e del corpo della sacrestia, beneficia di una copertura finanziaria attivata dal FAI.

Ultimo aggiornamento

15 Marzo 2024, 16:08