AMATRICE (RI), CHIESA DI SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO – ORGANO

Il restauro di uno strumento musicale - l’organo “Fedeli-Fedri” della Chiesa di S. Maria del Suffragio ad Amatrice - nel panorama degli organi e organari del Centro Italia

L’Organo (come quello del “Fedeli-Fedri”, della Chiesa di S. Maria del Suffragio ad Amatrice) si distingue come uno strumento musicale di rifermento della liturgia cattolica, un importante e maestoso elemento d’arredo delle nostre chiese e basiliche.

ART BONUS LAZIO - AMATRICE (RI), CHIESA DI SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO - ORGANO - Organo Chiesa di Santa Maria del Suffragio

Questo strumento ha una diffusione capillare sul territorio italiano, fino ai piccoli e isolati centri montani, le cui comunità hanno voluto ornare le loro chiese con queste opere meravigliose, funzionali all’accompagnamento musicale delle celebrazioni religiose. Come è documentata la loro diffusione? Come cita Di Leonardo nel suo studio “Organari abruzzesi del Settecento. Le celesti armonie di Adriano Fedri”, 2007, la ricostruzione della vita e dell’opera di un organaro parte da fonti precise – archivi parrocchiali, archivi notarili, catasti – e si arricchisce con le notizie certe sulle botteghe in cui si costruivano o si riparavano gli strumenti, dove si apprendeva un mestiere che spesso si tramandava da padre in figlio; la via più immediata per la ricostruzione delle fonti è rappresentata dai contratti stipulati con i committenti, in cui si stabilivano tempi, modi e compensi per il lavoro da eseguire. Da qui, la mappatura delle manifatture di questi strumenti musicali. Per la costruzione di un organo era necessaria un’équipe di artisti-artigiani che vedeva impegnati falegnami, scultori, imbianchini, fabbri, muratori, a volte anche la professionalità del fisico acustico; naturalmente, a capo di questi, l’organaro riusciva a conciliare il momento ideativo con la fase costruttiva, arrivando alla creazione di opere straordinarie, che rappresentano un vero patrimonio con valore storico-artistico-musicale.

Anche sul territorio laziale è fiorente l’attività della famiglia Fedeli Fedri, di origini marchigiane, variamente presente con diversi rami nelle regioni dell’Italia centrale, dove operò attraverso numerosi esponenti dalla fine del sec. XVII alla prima metà del sec. XX.

Luogo di residenza e di maggior attività della famiglia è Corgneto, frazione di Serravalle di Chienti, villaggio dell’alto Maceratese ai confini con l’Umbria. Da questa località, posta sullo spartiacque Adriatico-Tirreno in un punto nevralgico per la viabilità e i commerci, l’attività degli organari si irradiò secondo le naturali direttrici, che la portarono in tutte le province delle Marche, in Umbria, in Toscana, in Abruzzo e nel Lazio, dal reatino fino a Roma.

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L’opera in oggetto è un pregevole manufatto attribuito all’artista organaro Adriano Fedeli Fedri realizzato nel 1777 per la presenza del cartiglio scritto a penna posto nella secreta destra della cassa. La scritta reca la dicitura: “Ego Adrianus Fedri Fēc:t Añ:° Dom:ne 1777. L’artista Adriano era figlio di Feliciano.

Lo strumento di Amatrice, ubicato sulla parete di controfacciata, al di sopra del portale d’ingresso in chiesa, presenta una elegante struttura lignea con la cornice sagomata ed una mostra divisa in tre campate di canne (7-7-7) che hanno le bocche allineate ed il labbro superiore a mitria.

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La scritta «Ego Adrianus Fedri Fēc:t Añ:° Dom:ne 1777»
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Dettaglio parete di controfacciata

I danni e le operazioni di pronto intervento

In seguito agli eventi sismici che hanno interessato Amatrice nel 2016, la chiesa è parzialmente crollata, lasciando la cantoria dell’organo esposta agli eventi atmosferici. Nonostante nelle precedenti schedature si parlasse di uno strumento in stato di conservazione precario, seppur suonabile, a causa del tempo trascorso in esposizione agli eventi atmosferici, il manufatto è stato gravemente degradato. Alla data dello smontaggio, avvenuto il 23 ottobre 2017, tutto il manufatto si presentava riparato sotto un piccolo telo di plastica che ne proteggeva il tetto, lasciando però esposte tutte le altre parti.

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Chiesa di Santa Maria del Suffragio
Amatrice

Le numerose infiltrazioni di acqua non hanno risparmiato alcuna parte dell’organo, che veniva quindi smontato grazie all’aiuto dei Vigili del Fuoco e della SABAP Lazio. Tutte le parti, ad eccezione della cassa armonica dello strumento, venivano asportate e imballate adeguatamente per il successivo stoccaggio presso il Deposito di Cittaducale (RI). Tutte le parti lignee presentano danni da infiltrazione meteorica, in particolare si presenta seria la situazione del somiere maestro e di quello di basseria, oltre che dei mantici a cuneo. Il materiale fonico è invece sostanzialmente integro seppur mal ridotto a causa del crollo della controfacciata e del collasso del crivello di sostegno.

Ad un’analisi ravvicinata, la fattura dell’organo pone dei dubbi sull’attribuzione alla bottega Fedri – nonostante il cartiglio – poiché gli strumenti di tale manifattura, presenti nel territorio tra Umbria e Marche, non hanno mai registri ad ancia, qui presenti. In strumenti così piccoli non trova mai posto un registro di ancia che è di per sé un lusso riservato a organi con almeno quattro o cinque registri in più. Solo un accurato studio del manufatto potrà dirimere questa delicata questione e avvalorare l’ipotesi che questa rarissima “sopravvivenza” provenga da uno strumento precedente di scuola romana, come sostengono gli esperti restauratori.

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Veduta di insieme delle canne
ART BONUS LAZIO - AMATRICE (RI), CHIESA DI SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO - ORGANO - Consolle
Veduta di insieme della consolle
ART BONUS LAZIO - AMATRICE (RI), CHIESA DI SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO - ORGANO - Registri
La tavola dei registri

Date le condizioni di conservazione del manufatto e le difficoltà nel ricollocarlo nella sua cassa originale, tutt’ora nello stato post sisma, si propende per un restauro integrale dell’organo, per la ricostruzione di una struttura di sostegno e di una nuova cassa armonica sul modello di quella originale per permetterne il riutilizzo e la trasportabilità anche in altri ambienti, in attesa della ricostruzione della chiesa di origine.

Il progetto di restauro

Il progetto di restauro di questo manufatto si delinea nel più ampio obiettivo di garantire una completa restituzione alla collettività del patrimonio culturale nella sua accezione più ampia, non rappresentato soltanto dagli edifici di culto, ma anche da tutte le opere in esse presenti al momento del sisma come appunto il presente organo.

In sintesi, per tutte le opere è possibile ricomprendere gli interventi da effettuare all’interno della casistica presentata come segue:

  • FASI PRELIMINARI E OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO
  • INTERVENTI CONOSCITIVI E DI DOCUMENTAZIONE
    È previsto un rilevamento dettagliato dell’insieme dello strumento nelle sue singole strutture dei somieri, mantici, trasmissive e foniche, che fornirà già una base importante di informazioni per poter approfondire la conoscenza della struttura. Le varie parti dello strumento saranno catalogate secondo le varie tipologie e, in particolare, il materiale fonico sarà riordinato con il rilevamento di canne campione per i singoli registri fino ad arrivare ad un censimento completo;
    Documentazione grafica con inventario e rilievo delle parti che compongono il manufatto, comprensivo di rilevamento dello stato di conservazione dell’intero manufatto mediante mappature di cantiere (materiali, tecniche esecutive, degrado, interventi);
    Documentazione fotografica prima, durante e dopo l’intervento;
    Redazione della relazione tecnica di restauro;
    Inserimento della scheda di restauro del bene mobile nel Sistema informativo territoriale “Carta del Rischio”.
  • INTERVENTI CONSERVATIVI E OPERAZIONI DI RESTAURO
    L’intervento ha previsto una prima fase di restauro delle singole strutture che compongono l’organo ed una seconda fase di restauro dello strumento musicale nel suo complesso. Le operazioni di restauro previste si differenziano a seconda del tipo di struttura e materiale.

    – Restauro delle singole strutture:
    Materiale fonico (canne metalliche, canne lignee);
    Somiere maestro;
    Catenacciature – comandi di registrazione;
    Tastiera;
    Pedaliera;
    Manticeria.

    – Ricostruzione del castello di supporto e di una nuova cassa armonica auto portante adatta anche alla ricollocazione in situ

    – Pre-montaggio in laboratorio
  • TRASPORTO E RIMONTAGGIO
    Imballaggio di tutte le parti strumentali, trasporto e rimontaggio dello strumento, ripristino della originale pressione dell’aria; verifica del buon funzionamento di tutte le parti meccaniche.
  • INTONAZIONE E ACCORDATURA
    Ottimizzazione in loco dell’intonazione ed accordatura tenendo conto dei parametri acustici ed ambientali della Chiesa.
  • LO STUDIO E I RISULTATI
    Una volta ritirati i materiali dal deposito, e dopo una necessaria disinfestazione in camera ipobarica, è iniziato lo studio dei manufatti tramite rilievi accurati di tutte le parti con l’ausilio di fotogrammetria e strumenti CAD. Questo tipo raro di strumento ha meritato uno studio approfondito per meglio conoscere la tecnica di esecuzione. Una volta ricostruiti in virtuale tutti i pezzi superstiti, è stato realizzato un modello 3D di tutto lo strumento che fosse coerente con tutti i componenti funzionali. Il castello del somiere, i supporti per la manticeria e quanto altro necessario a consentire un ricollocamento spaziale delle parti quanto più fedele possibile all’originale. Parallelamente al lavoro di studio sui manufatti lignei, si è portato avanti quello sul preziosissimo materiale fonico. Lo studio di tutti i registri ha permesso di fare un riordino preciso di tutti i registri che si presentavano omogenei per fattura e materiali.
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Rilievi effettuati con l’ausilio di fotogrammetria e strumenti CAD
  • RESTAURO DEL SOMIERE
    Il somiere maestro, gravemente danneggiato dalle infiltrazioni meteoriche ha richiesto un intervento radicale, al fine di garantirne la perfetta tenuta pneumatica. Il manufatto è stato completamente smontato in ogni sua parte e lasciato asciugare ulteriormente per tre mesi; solo dopo si è potuto procedere alle operazioni di restauro previste.
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Fase di smontaggio e asciugatura
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Un dettaglio dei danni rinvenuti
  • RESTAURO DEL MATERIALE FONICO
    Una delicata opera di ricostruzione si è resa necessaria sui fondelli al fine di ripristinare i fili di uscita dell’aria, completamente consumati dall’opera del tempo e da interventi non idonei. Anche le venti canne di ancia rinvenute sul pavimento, una volta restaurate, si presentavano in condizioni eccezionali e hanno mostrato un registro assai raro per l’epoca e locazione geografica. La foggia infatti è molto simile ai regali d’oltralpe più che alle ance presenti sul territorio italiano. La prolungata esposizione all’umidità aveva letteralmente sciolto la colla animale che teneva insieme le canne. Molte di esse risultavano marcite e il materiale fortemente danneggiato. Una lunga e scrupolosa opera di consolidamento e ricomposizione ha permesso di restituire la piena funzionalità a tutti i manufatti.
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Lo strumento è stato ricollocato temporaneamente presso il Laboratorio di Rinascita di Amatrice, nel Polo del Gusto, realizzata su progetto di Stefano Boeri Architetti, grazie ai fondi raccolti da Corriere della Sera e TgLa7 attraverso l’iniziativa solidale “Un aiuto subito. Terremoto Centro Italia 6.0” e grazie a risorse dello stesso Comune di Amatrice e il sostegno della Regione Lazio. Lo strumento è stato interamente montato e provato in ogni sua parte. Nei giorni successivi si è proceduto all’intonazione dei singoli registri ed alla loro accordatura e in occasione dell’inaugurazione del museo civico Floriana Svizzeretto, l’organo è tornato a suonare.

Nonostante le numerose avversità che l’organo Fedri ha subito nel corso dei suoi quasi 250 anni di vita, è possibile affermare che il ripristino funzionale e sonoro delle canne ha avuto esito positivo, grazie soprattutto alla altissima qualità della fattura del materiale fonico.

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L’organo all’interno del Polo del Gusto – Amatrice (RI)
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Dettaglio del mantice dell’organo Fedri

Ultimo aggiornamento

15 Aprile 2024, 09:53