NORCIA (PG), EX CHIESA DI SAN FRANCESCO – PALA DI JACOPO SICULO

La pala d’altare, raffigurante l’Incoronazione della Vergine, fu realizzata da Giacomo Santoro (Jacopo Siculo) tra il 1539 e il 1541 per la chiesa conventuale osservante della Santissima Annunziata.

L’ex Chiesa di San Francesco, prospiciente Piazza Garibaldi a Norcia, fu edificata interamente in pietra bianca intorno al 1385 dai francescani. È stata per la maggior parte distrutta e ricostruita dopo il terremoto del 1859, e finora ha rappresentato uno degli edifici in stile gotico più rappresentativi del territorio. Di notevole pregio, sul frontone, il bel rosone ricco di ornamenti ed il portale di ingresso archivoltato nella cui lunetta superiore sono ancora visibili resti di un affresco.

Non più impiegato per officiare le funzioni religiose, oggi il complesso di San Francesco conserva resti di affreschi del XV e XVI sec. e ospita all’interno dei locali dell’ex convento, la biblioteca civica, l’archivio storico comunale e un auditorium.

1 - CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO - Facciata
La facciata della chiesa di San Francesco, Norcia (PG)

La pala di Jacopo Siculo

La pala d’altare, raffigurante l’Incoronazione della Vergine, fu realizzata da Giacomo Santoro (Jacopo Siculo) tra il 1539 e il 1541 per la chiesa conventuale osservante della Santissima Annunziata. È firmata e datata in un cartiglio in basso a destra: “Anno Domini Nostri Iesu Christi Millesimo / Quingentesimo quadragesimo primo / Die vero vigesima Martii / Jacobus Siculus faciebat”. Fu commissionata dai Frati Osservanti del medesimo convento che indicarono come modello la pala realizzata nel 1486 da Domenico Ghirlandaio per gli Ognissanti di Narni.

2 - CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO - Interno
La pala nella sua ultima collocazione nella Chiesa di San Francesco, Norcia (PG)

La Pala ha subito nel tempo molti spostamenti e vicissitudini.  In seguito alla demaniazione dopo l’Unità d’Italia, il complesso rinascimentale dell’Annunziata fu del tutto privato degli arredi, gran parte dei quali venduti o rubati. La pala rimase a Norcia e nel 1907 venne smontata per essere inviata a Perugia in occasione della Mostra antica di arte umbra, ma essendo troppo ingombrante, rimase smontata sul pavimento della chiesa dell’Annunziata. Priva della cornice, fu trasferita nella chiesa di San Benedetto, poi nel palazzo comunale, in seguito nella cattedrale di Santa Maria, poi nella chiesa sconsacrata della Misericordia e ancora nel palazzo comunale. Dopo il terremoto del 1979, venne temporaneamente ricoverata nella chiesa di San Francesco; da qui fu inviata a Spoleto per essere restaurata. Il dipinto rimase nei laboratori di restauro fino alla primavera del 2005, in quanto il Comune di Norcia, dopo aver retribuito i restauratori, non aveva reperito le risorse necessarie per il trasferimento a Norcia, né la sede opportuna alla collocazione definitiva. L’opera è stata successivamente trasferita a Norcia ed è stata collocata nella chiesa sconsacrata di S. Francesco, restaurata dopo il terremoto del 1997 e adibita ad auditorium, in quanto unica sede che avrebbe potuto accoglierla per le sue grandi dimensioni. È da questa sede che è stata recuperata durante il terremoto del 2016.

Durante l’ultimo restauro, lo studio della tecnica e dei pigmenti costituenti la pellicola pittorica ha messo in luce la ricchezza e la raffinatezza di questa commissione francescana: dopo la preparazione di gesso e colla, Jacopo Siculo ha steso un sottile film resinoso, seguito da un terzo strato di grigiastro composto da un legante oleo resinoso, bianco di piombo e nero carbone che funge da base per la stesura dei colori. Le analisi chimiche hanno evidenziato una profusione di materiali e pigmenti preziosi in legante oleoso: azzurriti, lapislazzuli, cinabri, verdi e una doratura stesa su bolo rosso in fogli preparati con grande maestria.

3 - CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO
La pala di Jacopo Siculo

I danni e lo stato di conservazione

La pala d’altare è stata recuperata dall’auditorium dell’ex chiesa di San Francesco a Norcia dopo il crollo del tetto avvenuto per il sisma del 30 ottobre 2016. Il telaio in ferro progettato nell’ultimo restauro, infisso con solidi bracci nel muro absidale, ha impedito il crollo della pesante pala lignea mentre le due travi lignee soprastanti hanno retto all’urto della scossa sismica, impedendo che le macerie del tetto colpissero il capolavoro di Jacopo Siculo. Per ragioni conservative, durante le operazioni di salvaguardia condotte dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco il 5 novembre 2016, l’opera è stata trasferita presso il deposito attrezzato dal MiC – Mnistero della Cultura per la conservazione, la manutenzione e il restauro del patrimonio culturale sgomberato dal cratere sismico, in località Santo Chiodo di Spoleto (PG).

4 - CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO - Esterno, post-sisma
5 - CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO - Interno - post-sisma

L’esame conservativo della tavola ha evidenziato solo danni meccanici localizzati nella centina, dissestata per effetto delle sollecitazioni prodotte dalla scossa tellurica. I cherubini a intaglio sporgenti sulla centina in alto, quasi tutti distaccati dal supporto, sono stati recuperati. Danni minori si sono registrati nelle cornici alte delle paraste, mentre la tavola dipinta mostrava solamente due graffi profondi ma non estesi.

Nonostante ciò, si è manifestata l’urgenza di procedere all’avvio del restauro a causa dell’accelerazione del degrado: il materiale ligneo, la carpenteria e i decori intagliati e scolpiti del coronamento sommitale e delle paraste laterali, ridotti in stato frammentario in più punti, pur in ambiente climatizzato, rischiavano di subire un processo di deformazione che nel tempo avrebbe reso sempre più complessa la ricostruzione e l’assemblaggio dei frammenti e pezzi scomposti.

Le operazioni di pronto intervento e di restauro

Nel felice intervento di recupero dall’Auditorium di San Francesco, realizzato a cura degli operatori del nucleo SAF del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sotto la sorveglianza del Soprintendente SABAP Umbria Dott.ssa Marica Mercalli, la poderosa macchina lignea è stata smontata e poi sollevata dal braccio telescopico di un’autogru e traslata all’esterno della struttura attraverso lo squarcio aperto nel tetto.

Il video del recupero

Le operazioni previste dall’intervento di restauro sono state così sintetizzate:

  • Interventi Conoscitivi e di Documentazione
    esami diagnostici, documentazione fotografica
  • Interventi Conservativi
    consolidamento dei supporti, ristabilimento e coesione degli strati preparatori e pittorici, integrazione plastica, pulitura, stuccatura, reintegrazione pittorica, verniciatura
  • Operazioni finali
    documentazione fotografica, relazione descrittiva dell’intervento

Nelle immagini seguenti si può ripercorrere l’operazione più delicata di stuccatura e reintegro, in particolare della cornice fortemente danneggiata durante il terremoto. Queste integrazioni sono state estese sia sulle fessure delle giunzioni delle assi della tavola e delle altre parti dipinte dell’intradosso della cornice e della predella che delle parti architettoniche dorate.

9 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO centina, particolare durante il restauro
Centina, particolare durante il restauro
11 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO centina riposizionamento elementi
Centina riposizionamento elementi
10 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO centina elementi ricomposti
Centina, elementi ricomposti
12 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO centina particolare della ricostruzione
Centina particolare della ricostruzione

Le dorature sono state tutte integrate con la tecnica della doratura a guazzo riproposta con la stessa tecnica dell’originale, attraverso la stesura preparatoria a gesso e colla di coniglio a cui si è applicato il bolo in più mani quindi l’oro in foglia poi brunita. Il grado di abrasione è stato fatto successivamente con sistemi meccanici di vario tipo, utilizzando così lo stesso bolo di fondo per ottenere la tonalità corretta. In altri punti di piccola entità e nelle zone di abrasione, l’integrazione della doratura è stata fatta con colori acrilici successivamente velati con colori a tempera.

22 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO plinti, stuccatura elementi ricostruiti
Plinti, stuccatura elementi ricostruiti
16 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO centina stuccatura
Centina, stuccatura
27 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO plinti a restauro ultimato
Plinti a restauro ultimato
29 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO centina a restauro ultimato
Centina a restauro ultimato

La pala è oggi tornata in forma ottimale ed è possibile ammirarla presso il Deposito Santo Chiodo di Spoleto.

30 CHIESA DI SAN FRANCESCO - PALA DI JACOPO SICULO pala a restauro ultimato
Pala a restauro ultimato

Il presente progetto rientra tra gli interventi programmati con il sostegno dei fondi raccolti attraverso Art Bonus per il Terremoto.

Ultimo aggiornamento

15 Aprile 2024, 09:51