NORCIA (PG): BASILICA DI SAN BENEDETTO – ORGANO
In seguito del crollo della Basilica di San Benedetto di Norcia l'organo Fedeli, opera realizzata da Feliciano Fedeli nel 1740, è rimasto danneggiato
Il progetto di restauro dell’Organo Fedeli, danneggiato dal sisma del 24 agosto 2016 e custodito presso il Deposito di Santo Chiodo di Spoleto (PG), si delinea nel più ampio obiettivo di garantire una completa restituzione alla collettività del patrimonio culturale nella sua accezione più ampia, rappresentato sia dagli edifici di culto sia da tutti i beni mobili in essi presenti al momento del sisma, come l’organo recuperato dalla Basilica di San Benedetto a Norcia, che ha subito gravi danni.
L’opera rappresenta una preziosa testimonianza della lunga e prolifica attività della nota famiglia di organari marchigiani, presente con diversi rami nelle regioni dell’Italia centrale tra la fine del sec. XVII e la prima metà del sec. XX. La famiglia proveniva da Corgneto, un villaggio dell’alto Maceratese ai confini con l’Umbria, in un punto nevralgico per la viabilità e i commerci, e da lì si irradiò, secondo le direttrici naturali, in tutte le province delle Marche, in Umbria, in Toscana, in Abruzzo e nel Lazio (dal Reatino fino a Roma).

L’organo per la Basilica di San Benedetto venne realizzato da Feliciano Fedeli nel 1740, posizionato in cantoria nella controfacciata dell’edificio. Feliciano (1684 c.-1746) era figlio di Giovanni, verosimilmente capostipite degli organari, poiché il fratello e la sua discendenza rimasero estranei alla professione. Benché di Giovanni non ci siano pervenuti strumenti, certamente tutti i suoi figli ne continuarono il mestiere; di Feliciano, infatti, restano eccellenti testimonianze di una produzione andata in gran parte perduta, che interessò una vasta area tra Marche, Abruzzo ed Umbria.
Venne poi rimaneggiato da Zeno (1849-1929), ultimo discendente della famiglia, che aprì un capitolo rivoluzionario nella sua storia professionale, attuando, tra i primi in Italia, le direttive del movimento ceciliano per la riforma dell’organo liturgico.
Altra importantissima testimonianza dell’attività organaria della famiglia Fedeli è l’organo realizzato da Adriano, figlio di Feliciano (che, per ragioni non note, cambiò il cognome della famiglia in Fedri) per la Chiesa di Santa Maria del Suffragio ad Amatrice, anch’esso danneggiato dal sisma del 2016 e restaurato con i fondi Art Bonus.
I danni e le operazioni di pronto intervento
In seguito agli eventi sismici che hanno interessato Norcia nel 2016, la Basilica di San Benedetto è parzialmente crollata causando il danneggiamento dell’organo, collocato in controfacciata. L’organo è stato recuperato il 22 e 23 giugno 2017 e ricoverato presso il Deposito di Santo Chiodo a Spoleto. La parte architettonica è andata perduta durante lo smontaggio di emergenza mentre le parti superstiti, il grande mantice a lanterna con le pompe di azionamento, le canne in metallo e quelle di basseria risultano molto danneggiate e potranno essere valutate dopo un accurato restauro e analisi delle sonorità e corista emesse.
Il progetto di restauro
È possibile ricomprendere gli interventi da effettuare come segue:


- FASI PRELIMINARI E OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO
- INTERVENTI CONOSCITIVI E DI DOCUMENTAZIONE
È previsto un rilevamento dettagliato dell’insieme dello strumento nelle sue singole strutture dei somieri, mantici, trasmissive e foniche, che fornirà già una base importante di informazioni per poter approfondire la conoscenza della struttura. Le varie parti dello strumento saranno catalogate secondo le varie tipologie e, in particolare, il materiale fonico sarà riordinato con il rilevamento di canne campione per i singoli registri fino ad arrivare ad un censimento completo;
documentazione grafica con inventario e rilievo delle parti che compongono il manufatto, comprensivo di rilevamento dello stato di conservazione dell’intero manufatto mediante mappature di cantiere (materiali, tecniche esecutive, degrado, interventi);
documentazione fotografica prima, durante e dopo l’intervento;
redazione della relazione tecnica di restauro;
inserimento della scheda di restauro del bene mobile nel Sistema informativo territoriale “Carta del Rischio”.
- INTERVENTI CONSERVATIVI E OPERAZIONI DI RESTAURO
L’intervento prevede una prima fase di restauro delle singole strutture che compongono l’organo ed una seconda fase di restauro dello strumento musicale nel suo complesso. Le operazioni di restauro previste si differenziano a seconda del tipo di struttura e materiale.
Restauro delle singole strutture:
Materiale fonico (canne metalliche, canne lignee)
Somiere maestro
Catenacciature – comandi di registrazione
Tastiera
Pedaliera
Manticeria
ricostruzione del castello di supporto e di una nuova cassa armonica auto portante adatta anche alla ricollocazione in situ
pre-montaggio in laboratorio
- TRASPORTO E RIMONTAGGIO
Imballaggio di tutte le parti strumentali, trasporto e rimontaggio dello strumento, ripristino della originale pressione dell’aria; verifica del buon funzionamento di tutte le parti meccaniche.
- INTONAZIONE E ACCORDATURA
Ottimizzazione in loco dell’intonazione ed accordatura tenendo conto dei parametri acustici ed ambientali della Chiesa.
Il presente progetto rientra tra gli interventi programmati con il sostegno dei fondi raccolti attraverso Art Bonus per il Terremoto.
Ulteriori aggiornamenti sul progetto saranno pubblicati su questa pagina.
Luoghi di provenienza dei beni
Il progetto riguarda beni provenienti da alcuni dei seguenti luoghi; Esplora indica la possibilità di approfondire e conoscere ulteriori dettagli sull’immobile:

NORCIA (PG)
BASILICA DI
SAN BENEDETTO
Ultimo aggiornamento
19 Novembre 2025, 11:43
UFFICIO DEL SOPRINTENDENTE SPECIALE PER LE AREE COLPITE DAL SISMA DEL 24 AGOSTO 2016