ACCUMOLI – AMATRICE (RI), I DIPINTI SU TELA
Le opere pittoriche che costituiscono questo gruppo di dipinti su tela provengono dalla zona del reatino e precisamente dai comuni di Accumoli e Amatrice, luoghi di congiunzione tra le direttrici che conducono non solo a Rieti, Roma e Ascoli Piceno, ma anche a L’Aquila.
Le opere pittoriche che costituiscono questo gruppo di dipinti su tela provengono dalla zona del reatino e precisamente dai comuni di Accumoli e Amatrice, luoghi di congiunzione tra le direttrici che conducono non solo a Rieti, Roma e Ascoli Piceno, ma anche a L’Aquila. Queste zone rappresentano crocevia di linguaggi artistici che influenzano fortemente la pittura locale, di cui sono testimonianza questi dipinti, tutti provenienti da frazioni limitrofe ai comuni di appartenenza. La tecnica utilizzata è olio su tela.
- Madonna del latte tra i santi Fortunato e Antonio Abate, XVIII sec proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Liberatrice a Pinaco Arafranca (fig.1)
- Madonna con bambino e i santi Francesco ed Emidio – XVII sec e I santi Antonio abate, Girolamo, Lorenzo e Domenico intercedono per le anime del Purgatorio -1750, entrambi provenienti dalla Chiesa di Sant’Emidio a Poggio Vitellino (fig.2 e 3)
- Madonna di Loreto e committenti -1657 e Santo vescovo -XVIII sec, entrambi provenienti dalla Chiesa di San Lorenzo Martire a Villa San Lorenzo a Flaviano (fig. 4 e 5)
- S. Nicola di Bari adora il Crocifisso -XVII sec., proveniente dalla Chiesa di San Giovenale a Roccasalli (fig.6)
- Apparizione di Cristo a due Santi -XVII sec proveniente dalla Chiesa di San Giovanni a San Giovanni (fig. 7)
- Crocifissione con la Madonna e santa Maria Maddalena – XX sec proveniente dalla Chiesa di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo (fig. 8)
- San Pietro e San Paolo Apostoli – XIX sec , dipinti entrambi provenienti dalla Chiesa di San Sebastiano Martire a Scai (fig. 9)
- San Giorgio a cavallo – XVI sec, proveniente dalla Chiesa di San Giorgio a Terracino (fig. 10)
I danni e lo stato di conservazione
Le opere recuperate e trasportate presso il deposito di appartenenza, presentano alcuni danni importanti occorsi a causa dell’evento sismico. Ad esempio, la tela raffigurante S. Pietro apostolo ha gravi lacerazioni in corrispondenza della veste. Anche la cornice intagliata e dorata, oltre ad una generale sedimentazione di materiale incoerente, mostra alcune mancanze lignee nell’elemento floreale sul regolo superiore.
Su alcune opere sono presenti anche gravi fenomeni di deformazione della tela, come nel dipinto raffigurante la Crocifissione con la Madonna e santa Maria Maddalena, quasi irriconoscibile rispetto all’originale.
Il progetto di restauro e i risultati
Il progetto di restauro del gruppo di opere mobili su tela custodite presso il deposito reatino di Cittaducale fa parte della più ampia programmazione di restauro dei beni custoditi nei depositi allestiti durante l’emergenza, con l’obiettivo di restituire tale patrimonio culturale alla pubblica fruizione.
In particolare nel reatino tali attività sono state coordinate in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone, Latina e Rieti, e sono state bene illustrate nella mostra Rinascite. Opere d’arte salvate dal sisma di Amatrice e Accumoli. 17/11/17-11/02/18, Terme di Diocleziano, Roma (qui il contributo a cura di RAICultura). L’obiettivo finale del progetto è restituire le opere alla comunità e sostenere la rifunzionalizzazione dei luoghi di appartenenza.
Le operazioni previste dall’intervento generale di restauro consisteranno nelle seguenti fasi di lavoro:
- Interventi Conoscitivi e di Documentazione
rilevamento dello stato di conservazione, degli interventi di restauro e della tecnica di esecuzione dei manufatti; saggi diagnostici, documentazione fotografica - Interventi Conservativi
operazioni di disinfezione e disinfestazione, pulitura del verso e degli strati superficiali, consolidamento di pellicola pittorica, strati preparatori e supporto, restauro delle cornici lignee (se presenti), operazioni di protezione superficiale e presentazione estetica quali stuccatura, reintegrazione pittorica e verniciatura - Operazioni finali
montaggio delle cornici (se presenti), redazione della relazione tecnica finale del restauro e inserimento della scheda di restauro relativa al bene nel Sistema Informativo Territoriale Carta del Rischio.
Il restauro dei dipinti su tela ha permesso di aggiungere alcune interessanti novità su alcune opere che confermano l’utilità dell’intervento conservativo anche ai fini dello studio e della ricerca. L’opera che merita una particolare attenzione è una delle tele provenienti dalla chiesa di Sant’Emidio di Poggio Vitellino (Amatrice).
La pulitura della superficie ha permesso di riconoscere finalmente i soggetti altrimenti non correttamente identificabili; si tratta di un dipinto che ritrae San Girolamo in gloria e i santi Lorenzo, Domenico e Antonio di Padova intercedono per le anime del Purgatorio. La tela si inserisce pienamente nel panorama della pittura settecentesca che ancora risente degli echi barocchi, ma la tavolozza chiara e dai timbri caldi che ha contrassegnato ad esempio l’operato di Francesco Trevisani e la cultura figurativa della prima metà del Settecento romano.
Un altro elemento di novità è pervenuto dalla pulitura della tela con la raffigurazione della Madonna di Loreto realizzata nel 1657 per la chiesa di San Lorenzo a Villa San Lorenzo a Flaviano (Amatrice) e commissionata da parte di Giovan Santo di Giovanni di Cossito. Il restauro ha fatto riemergere da una spessa ridipintura i busti del committente e della sua consorte che guardano devotamente l’osservatore. La tela propone l’immagine del simulacro lauretano così come si presentava nella metà del Seicento con la ricca dalmatica broccata arricchita di numerosi gioielli.
Altri dipinti hanno recuperato la cromia originaria come quello con San Nicola di Bari adora il Crocifisso (XVII sec.), proveniente dalla chiesa di San Giovenale a Roccasalli (Amatrice), la Madonna di Loreto con la Visione di sant’Antonio di Padova e san Nicola (XVII sec.) proveniente dalla chiesa di San Giovanni a San Giovanni (Accumoli),
due tele gemelle con San Pietro e San Paolo (XIX sec.), entrambi provenienti dalla chiesa di San Sebastiano Martire a Scai (Amatrice) FIG. 9-10
e un San Giorgio a cavallo (XVIII sec.), realizzata con un linguaggio vernacolare in cui non manca la personalizzazione con la raffigurazione in lontananza della località di Terracino (Accumoli) da cui proviene. Al transito della Santa Casa si riferisce un dipinto devozionale proveniente dalla chiesa di Sant’Emidio a Poggio Vitellino (Amatrice) che conferma l’affetto delle popolazioni locali per la Vergine lauretana e per il tradizionale trasporto delle mura della casa di Nazareth per mano angelica, confermata ancora dall’usanza di accendere fuochi la notte del 10 dicembre per indicare agli angeli la strada da percorrere.
Merita un cenno particolare la Crocifissione con la Madonna e santa Maria Maddalena (XVII sec.) proveniente dalla chiesa di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo (Amatrice), già danneggiato da una ridipintura pregressa, che il sisma ha sfregiato tanto da non consentirne un recupero integrale. Il restauro, in questo caso, è stato orientato a mantenere la memoria di un’opera che più di altre ha risentito dei danni inferti dal terremoto e dalla sua convivenza forzata con la polvere e le macerie della chiesa.
Nonostante ciò, la materia originale è stata liberata dalle ridipinture, mostrando una trama di pennellate fluenti e delicate, atte a costruire un’immagine conforme al gusto del tardo Seicento. La volontà di applicare un criterio di rispetto del trauma inferto all’opera, il restauro non è andato oltre la pulitura e la reintegrazione di un numero ristretto di lacune atte a garantire una corretta leggibilità.
Ulteriori aggiornamenti sul progetto saranno pubblicati su questa pagina.
Il presente progetto rientra tra gli interventi programmati con il sostegno dei fondi raccolti attraverso Art Bonus per il Terremoto.
Per un approfondimento sulla storia e sugli interventi di restauro è possibile consultare la scheda relativa nel volume Restauravit. L’Art Bonus per i territori colpiti dal sisma del 2016, Roma, Gangemi 2024 (G. Cassio, M. Sabatini, Dipinti su tela di Accumoli e Amatrice, pp. 135-144).
Luoghi di provenienza dei beni
Il progetto riguarda beni provenienti da alcuni dei seguenti luoghi; Esplora indica la possibilità di approfondire e conoscere ulteriori dettagli sull’immobile:
ROCCASALLI
ACCUMOLI (RI)
CHIESA DI
SAN GIOVENALE
DETTAGLIO
IMMOBILE
S. LORENZO A FLAVIANO
AMATRICE (RI)
CHIESA DI
SAN LORENZO
MARTIRE
DETTAGLIO
IMMOBILE
PINACO ARAFRANCA
AMATRICE (RI)
CHIESA DI
SANTA MARIA LIBERATRICE
DETTAGLIO
IMMOBILE
SAN GIOVANNI
ACCUMOLI (RI)
CHIESA DI
SAN GIOVANNI
DETTAGLIO
IMMOBILE
SCAI
AMATRICE (RI)
CHIESA DI
SAN SEBASTIANO
MARTIRE
DETTAGLIO
IMMOBILE
POGGIO VITELLINO
AMATRICE (RI)
CHIESA DI
SANT’EMIDIO
DETTAGLIO
IMMOBILE
TERRACINO
ACCUMOLI (RI)
CHIESA DI
SAN GIORGIO
DETTAGLIO
IMMOBILE
SANT’ANGELO
AMATRICE (RI)
CHIESA DI
SAN MICHELE ARCANGELO
DETTAGLIO
IMMOBILE
Ultimo aggiornamento
9 Dicembre 2024, 10:40